Ha solo 19 anni ma vanta già due scudetti, entrambi vinti da capitano e da protagonista, segnando tanti gol che hanno portato la Res Roma nell’Olimpo del calcio giovanile italiano: Claudia Palombi, sorella “d’arte”, ha il gol nel Dna, proprio come suo fratello Simone, prima bomber della Lazio Primavera, e ora della Ternana in serie B. In questa intervista ci racconta il rapporto con il fratello, i suoi idoli, i suoi obiettivi e lo splendido rapporto con tutto lo staff della Res Roma.
Ciao Claudia, prende il via il tuo quinto anno nelle fila della Res Roma: mi fai un bilancio di queste tue prime stagioni in giallorosso?
Beh che dire, sono stati 4 anni importantissimi per me, sono arrivata piccolissima e diciamo che mi sono ritrovata una piccola donna. Ho imparato tanto soprattutto dal mister Fabio Melillo e sono cresciuta gradualmente di anno in anno, e devo dire che mi sono tolta delle belle soddisfazioni. Spero di continuare così!
Fare gol è un vizio di famiglia: tua fratello Simone dopo aver fatto benissimo con la Lazio Primavera ora è alla Ternana in serie B. Quanto ha influito la vostra famiglia e in che modo?
Si Simone è andato in prestito alla Ternana in Serie B dopo aver disputato 11 stagioni da protagonista nelle giovanili della Lazio: sono contenta per lui perché se lo merita davvero. Fortunatamente abbiamo questa dote in comune e cioè quella di fare goal. La nostra famiglia ha influito moltissimo su di noi: mamma e papà hanno un valore alla base ed è quello di essere umili in tutto e per tutto. Rimanere sempre con i piedi per terra è il consiglio che ci hanno dato sin da piccoli, ci hanno fatto crescere e maturare con i loro insegnamenti e a loro dobbiamo veramente tutto. Senza di loro non saremmo quelli che siamo ora.
Che differenze tecniche noti tra te e Simone?
A livello tecnico siamo molto simili, entrambi calciamo con tutti e due i piedi. Forse Simone è più bravo di testa rispetto a m,e e invece io sono più grintosa di lui. Però oltre a questo siamo molto simili.
Dopo 2 scudetti Primavera da capitano e protagonista quest’anno sarà quello giusto x farti valere anche in prima squadra?
Ho vissuto emozioni indescrivibili negli ultimi due anni con la Primavera: abbiamo vinto 2 scudetti consecutivi e penso di aver trascinato la squadra verso il tricolore da vero capitano. Speriamo di vincerlo per la terza volta consecutiva come nessuno è mai riuscito a fare. Per quanto riguarda la prima squadra spero di confermarmi anche lì, e di fare altrettanto bene come il finale di stagione dell’anno scorso.
Chi sono il calciatore e la calciatrice a cui ti ispiri?
Di calciatori ne ho due: il primo sicuramente Paolo Di Canio, perché quando da piccola andavo allo stadio amavo la sua grinta e la passione che aveva per la maglia che indossava. Per quanto riguarda la tecnica il mio idolo è Antonio Cassano, in pochi manovrano il pallone come lui.
Obiettivi stagionali, a livello personale e a livello di squadra?
Obiettivo stagionali: terzo scudetto con la primavera e salvezza con la prima squadra e a livello personale raggiungere la doppia cifra in serie A.
Capitolo nazionale: quanto ci speri in una nuova convocazione e che ricordi hai?
Anche con la nazionale ho ricordi indelebili soprattutto con l’under 17 di mister Enrico Sbardella. Da lì purtroppo ho subito un infortunio e ho perso vari step con la nazionale. Spero di tornarci al più presto e di togliermi soddisfazioni anche con le azzurrine.
Due parole sullo staff tecnico della Res Roma
Sullo staff della Res Roma non posso che spendere parole di elogio, a partire dal mister Fabio Melillo che oltre ad essere un mister è come un padre per me: in pochi sanno dare insegnamenti di campo e di vita come fa lui. Poi ci sono Claudia Ceccarelli e Ilaria Inchingolo che si fanno in 4 per questa realtà e danno l’anima per noi e per qualsiasi cosa. Infine c’è Stefano Fiorucci il gigante buono, che è una persona stupenda sotto tutti i punti di vista.