Il Lumezzane VGZ sta aspettando di ritornare in campo, con l’idea d vincere il Girone B di Promozione Lombardia per salire in Eccellenza. La squadra sembra costruita per centrare l’obiettivo e al suo interno c’è una giocatrice che ha voglia di dimostrare il suo talento: stiamo parlando di Claudia Brambilla, centrocampista classe ’98 e al secondo anno con la maglia rossoblù. La Redazione l’ha raggiunta ai nostri microfoni.
Claudia perché hai scelto di essere una centrocampista?
«Quando ero piccola giocavo da difensore, poi quando sono approdata nell’Atalanta Femminile il mio allenatore mi ha spostato a centrocampo e il ruolo mi piace, perché mi permette di toccare tanti palloni. Non avrei mai pensato di diventare centrocampista».
Cosa ti ha portato e come hai iniziato a giocare a calcio?
«Da piccolina ero abbastanza iperattiva, e un giorno mia mamma mi ha portato a giocare nella squadra maschile del mio paese, ossia il Castel Rozzone, e da lì mi sono innamorata del calcio».
Raccontaci il tuo percorso calcistico.
«Ho giocato nell’Atalante Femminile, dove ho fatto due anni nelle giovanili e fino al fallimento della società sono rimasta in Prima Squadra, per un anno ho fatto la Primavera dell’Orobica, sono rimasta al Cortefranca per due anni».
Qual è stata la più bella emozione che hai vissuto fino ad adesso?
«Ci sono più momenti, come il mio primo gol che ho segnato ai maschietti, poi la vittoria in campionato con l’Accademia Atalanta e il premio di “Perla del Calcio” che ho vinto lo scorso anno».
Tu hai giocato tre stagioni con la Mario Bettinzoli, squadra presente nella città di Brescia. Che anni sono stati?
«Al mio arrivo ero un po’ titubante, perché passare dalla Primavera alla Prima Squadra era molto difficili, però la società e le compagne mi hanno fatto sentire a mio agio».
Perché nel 2019 hai accettato di giocare nel Lumezzane VGZ?
«Nel 2019 la Bettinzoli ha deciso di sciogliere il settore femminile e il nostro attuale ds Marco Messina (prima allenatore della Betti, ndr) si è messo in contatto con tante società e alla fine è arrivato il Lumezzane, perché ha mostrato attaccamento alla maglia e valori del calcio anche nel femminile, che crede in noi e nella nostra crescita. Ho scelto di accettare la proposta perché è una società seria e qui si possono fare grandi cose».
Come stavate andando lo scorso campionato?
«All’inizio abbiamo fatto un percorso in salita, poi nel ritorno e prima che i campionati venissero fermati stavamo andando forte, e sicuramente potevamo essere tra le prime cinque, perché eravamo in miglioramento».
Dove potete arrivare quest’anno?
«Possiamo arrivare tra le prime tre, perché la squadra ha una buona rosa, uno staff tecnico molto preparato, quindi credo si possa fare bene quest’anno».
La partenza è stata col botto: avete giocato al Saleri e segnato dieci gol al Villa Valle.
«Credo sia stata una grande emozione incredibile giocare in uno stadio importante come il Saleri, poi entrare, sentire lo speaker il tuo nome ti fa sentire importante, confermando il fatto che la società ci tenga molto a noi».
Il Covid-19 ha nuovamente fermato i campionati: come stai affrontando questo periodo?
«Quando ci han detto che non potevamo più allenarci è stata una cosa pesante, però mi sto allenando quattro-cinque volte a settimane per sperare di tornare in campo il più presto possibile. Non vedo l’ora di tornare in campo, con tutte le precauzioni, perché siamo un gruppo che può dimostrare tanto».
Che opinione hai sul Girone B di Promozione Lombardia?
«Possiamo essere la squadra favorita del campionato, poi bisogna affrontare tutte le squadre, con la grinta e la voglia di vincere».
Secondo te in che direzione sta andando il calcio femminile lombardo?
«Secondo me il movimento sta crescendo molto, prima le squadre erano poche ed era difficile trovare una squadra vicina. Si continuerà a crescere sempre di più grazie anche all’arrivo di altre formazioni».
Giusto portare il professionismo anche nel femminile?
«Secondo me le atlete donne devono avere gli stessi i diritti che hanno gli uomini, quindi penso sia giusto portare il professionismo anche nel femminile».
Che persona sei fuori dal campo?
«Sono una persona solare e socievole, ma anche introversa. Mi sono laureata a luglio dello scorso anno in Economia e Management all’Università degli Studi di Milano e vorrei avere una laurea magistrale in Amministrazione e Politiche Pubbliche, perché credo sia importante lo studio».
Cosa prevede il tuo futuro?
«Sicuramente quello di riprendere a giocare il più presto possibile, poi continuare a lavorare e a studiare».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Lumezzane VGZ e Claudia Brambilla per la disponibilità.
Photo Credit: FC Lumezzane VGZ