Chiara De Vincenzi è tornata. Infortunatasi contro l’Inter Milano il 7 maggio 2017 e operatasi al crociato anteriore del ginocchio, è finalmente tornata in campo: ha giocato con la Primavera sabato e adesso non vede l’ora di scendere in campo con la prima squadra della Fortitudo Mozzecane.
Come sta fisicamente? È in grado ora di allenarsi normalmente?
«Adesso posso fare tutto. Ho ripreso completamente circa tre settimane fa. Mi sento bene e sono molto felice di potermi allenare dopo così tanto tempo».
Quando le hanno dato il via libera per riprendere gli allenamenti che cosa ha provato?
«Il via libera me l’hanno dato a inizio febbraio. Mi hanno detto che a fine mese avrei potuto riprendere l’attività fisica ma avrei dovuto evitare gli esercizi di velocità e soprattutto le partite, perché sarebbe stato troppo rischioso per il mio ginocchio fare contrasti con altre giocatrici».
Ha purtroppo perduto gran parte della stagione ma ora è a disposizione della squadra. Una brutta esperienza ma con lieto fine. Quanto è stato difficile non poter giocare?
«È stato molto difficile star fuori a guardare le altre che giocavano. Ho vissuto un periodo in cui ero frustrata e demoralizzata, ma con l’aiuto delle mie compagne l’ho superato e ora sono tornata».
Si aspettava una Fortitudo così competitiva?
«Sì, me l’aspettavo perché fin dall’inizio ho visto che erano presenti elementi molto forti e competitivi. La squadra sì è rafforzata molto, sono arrivate ragazze nuove che hanno contribuito ad alzare il livello generale. Siamo un gruppo giovane ma pian piano siamo migliorate, siamo diventate sempre più unite e siamo in grado di giocarcela con tutte le altre squadre».
C’è qualche sua compagna che l’ha stupita particolarmente?
«No, in realtà tutta la squadra mi ha colpita. Ogni elemento del gruppo ha dimostrato attaccamento alla maglia, unione con le altre compagne e grande impegno. Direi che siamo tutte forti e più o meno tutte sullo stesso livello».
Sabato scorso ha disputato l’amichevole con la Primavera contro l’Hellas: com’è stato riprendere confidenza con il terreno di gioco dopo quasi un anno?
«Ho fatto la prima partita dopo l’infortunio. Ero molto agitata prima di iniziare e le mie compagne hanno notato la mia ansia. Subito dopo il fischio d’inizio, al primo minuto, ho sbagliato un gol davanti alla porta e dopo altri dieci minuti ho avuto una seconda occasione per segnare, ma ho sbagliato ancora (ride, ndr). Nel secondo tempo è arrivato il gol con deviazione, è stato importante per me. Alla fine mi sono rilassata, ma inizialmente l’ansia ha preso il sopravvento perché non giocavo da dieci mesi».
Quando scenderà in campo anche con la prima squadra ci sarà, da parte sua, un po’ di timore per il ginocchio o sarà così carica da non pensarci?
«C’era la ansia con la Primavera e ci sarà di sicuro anche con la prima squadra. Quando arriverà il momento di giocare proverò due sensazioni: paura e felicità. Cercherò di calmarmi e darò tutta me stessa, perché in ogni caso sarò molto contenta di poter finalmente calcare il terreno della Serie B».
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