L’Imolese Femminile nel prossimo torneo disputerà il campionato di Eccellenza dell’Emilia Romagna. La squadra presieduta da Milena Gandolfi sarà guidata, nell’annata alle porte, da Davide Mastroiaco. La formazione rossoblù, dal campionato passato, è capitanata da Caterina Dattilo centrocampista trentunenne di origine calabrese. Abbiamo raggiunto la stessa calciatrice per qualche battuta sulla realtà emiliana.
Caterina come ti sei avvicinata al mondo del calcio?
“Al mondo del calcio mi sono avvicinata grazie a mio cugino. Lui mi faceva sempre giocare con un pallone, con i suoi amici nel parchetto sotto casa. Cosi man mano ho preso confidenza con questo sport, che è diventata una mia grande passione”.
Come hai iniziato a giocare nel mondo femminile?
“Ho mosso i miei veri primi passi a 11 anni. Con l’Imolese ho cominciato dalla Serie D, per passare poi in Serie C, dopo una promozione, ed In B. La scalata arrivò, nel 2010, sino alla A2. In quell’anno giocai la mia ultima partita contro il Bari”.
Per te poi 10 anni di assenza dai campi giusto?
“Ho smesso perché avevo il ginocchio che non mi permetteva di allenarmi come dovevo. Nel 2011 mi sono rioperata ai legamenti, poi nel 2012 mi sono sposata e sono nati i miei bimbi. Sono tornata in campo cosi la scorsa stagione anche se, poi per via del Covid, ci siamo fermati. Ho cercato di dare la mia mano alla squadra come farò in questa stagione”.
Siete ripartite con i primi allenamenti, come è andata?
“Finalmente siamo ripartite, aspettavo da tanto tempo questo momento perché la passione che ho per questo sport è qualcosa di tanto grande. Mi è sempre mancato giocare a calcio durante il lungo periodo di stop ed ora ci risiamo. Il gruppo è carico e siamo vogliose di fare bene. Volevo ringraziare Milena presidentessa sempre presente è disponibile con la rosa il mister Davide Mastroiaco ed il suo staff veramente fantastico. Stiamo lavorando tanto, sin dai primissimi giorni per farci trovare al meglio per il campionato”.
Dopo un lungo periodo di stop come valuti il calcio nella tua regione?
“Rispetto a come l’avevo lasciato il calcio femminile è cresciuto tanto. Siamo come seguito generale, sia come avvicinamento da parte delle ragazze, in particolare le più giovani. Anche il livello tecnico non è male, speriamo si possa continuare su questa strada”.
Quale è il ricordo più bello che ti ha dato questo sport?
“Il mio più bel ricordo passato col calcio, in realtà ne ho tanti. Perché le emozioni che si provano con questo sport sono sempre immense. Uno dei ricordi bellissimi resterà la coppa Italia vinta a Genzano a Roma a calcio a 5. Per un periodo, sempre con l’Imolese, abbiamo avuto anche una squadra parallela di futsal femminile che fece cose più che discrete”.