Il Cittadella Women si sta preparando alla ripresa della Serie B, con le padovane che vorranno dire la loro domenica, nell’ottava giornata, contro il Genoa, per cercare di rimanere al secondo posto e restare la quarta miglior difesa del campionato. Per tenere alto il livello della retroguardia la società ha deciso di riprendere Caterina Ambrosi, difensore classe ’99 che conosce l’ambiente cittadellese, visto che ha indossato un breve periodo la divisa granata nel 2019/20. La nostra Redazione ha raggiunto Caterina, che in passato ha giocato per l’Hellas Verona Women, per risponderci ad alcune domande.
Caterina perché ti sei innamorata del calcio?
«È stato abbastanza naturale: ho iniziato da piccolina, quando un mio amico mi aveva trasportato nel mondo del calcio, l’ho seguito e da lì non ho mai più lasciato il calcio».
Come hai scoperto di essere un difensore?
«Mi ricordo che eravamo piccoli e tutti volevano giocare in attacco e, io essendo alta, mi hanno messo in difesa. Quando sono passate con le ragazze mi hanno messa in mediano, e quando sono approdata in Primavera un’allenatrice mi ha chiesto se volessi tornare in difesa, e io ho detto di sì, perché era un ruolo che mi addiceva di più, dove bisognava restare sul pezzo per novanta minuti».
Cosa ti ha riportato quest’anno a vestire la maglia del Cittadella?
«Sono tornata nello stesso posto per due motivi diversi. Nella prima esperienza avevo bisogno di giocare di più, quindi ho lasciato Verona per andare al Cittadella. Invece questa volta ho deciso di dire addio al Verona perché avevamo dato tutto ad entrambi: quindi ho deciso di fare una nuova esperienza in un posto nuovo, e sono tornata al Cittadella non come senatrice, ma come nuova giocatrice, e sicuramente la presenza di mister Colantuono ha avuto un peso specifico importante».
La Serie B sta per ripartire e il Cittadella è secondo. Sei contenta di questo attuale piazzamento?
«Sono contenta del piazzamento e anche del modo in cui siamo in questa posizione. Vorrei togliermi delle soddisfazioni importanti, e credo che noi del Cittadella vorremmo fare qualcosa di grande quest’anno».
Tra l’altro c’è un altro dato importante per il Cittadella, perché è al quarto posto nella classifica delle miglior difese del campionato.
«Come difensore prendere meno gol possibile è sempre l’obiettivo primario. Infatti, tante partite dove abbiamo preso gol su punizione o su palla inattiva ci scoccia sempre. Quindi vogliamo migliorare sempre di più, cercare di subire meno gol e diventare la miglior difesa del campionato».
Il Cittadella ospiterà dopodomani il Genoa. Cosa dovrà fare attenzione le tue compagne verso le genoane?
«Credo sia una partita dove ognuna dovrà porre la giusta attenzione e sulla giusta attenzione, ma non sul Genoa, ma su di noi. Se lo faremo, non avremo nulla da temere con nessuno. Il Genoa, nonostante la classifica, è una squadra ostica; quindi, cerchiamo di portare la gara sui nostri binari e portare a casa i tre punti».
Due domenica fa hai affrontato l’Hellas Verona Women. Che effetto ha fatto per te sfidare la tua ex squadra? Le scaligere potranno rientrare nel discorso per la promozione?
«È stato decisamente emozionante. Non credevo di potermi sentire così. Pensavo di scendere in campo senza pensarci, ma emotivamente è stato difficile giocare contro una squadra, che è stata per buona parte della mia vita, e contro le mie compagne con cui ho condiviso lo spogliatoio per tanto tempo. Il Verona ha delle calciatrici di categoria superiore: parlo di Sardu, Pasini, Meneghini, Ledri. Hanno un po’ di ritardo, ma il campionato è lungo e se riusciranno a trovare la quadra torneranno ad avere un ruolo importante in Serie B».
Come stai vedendo la Serie B dopo sette turni? Quali sono le favorite per la Serie A?
«La Serie B ha alzato il suo livello, dove ci sono squadre che hanno un’identità molto forte e sono sempre preparate. Le favorite per me sono Lazio, Verona, Napoli e Cesena, poi ci sono squadre interessanti come noi, Ternana, Chievo. Il campionato verrà vinto chi sarà costante per tutta la stagione».
Il calcio femminile italiano sta crescendo con l’avvento del professionismo?
«Penso sia una conquista importante, ma servono ancora delle tutele a livello femminile, e che coinvolgano anche categorie più basse. Il movimento sta andando nella giusta direzione, ma il professionismo deve essere un punto di partenza».
Che persone sei al di fuori del rettangolo di gioco?
«Sono una persona normale che ha delle passioni che ha degli amici e che studia».
Che obiettivi vorresti ancora realizzare in futuro?
«Il trasferimento al Cittadella mi ha dato un’altra prospettiva, quindi il mio obiettivo è tornare in Serie A, ma voglio continuare a fare bene, essere influente nella squadra in cui gioco e togliermi delle soddisfazioni».
Che messaggio vuoi dare alle tue compagne del Cittadella a due giorni dalla ripresa del campionato?
«Siamo un bel gruppo e insieme possiamo toglierci tante soddisfazioni. Voglio che stiano sul pezzo, che fatichiamo e ci divertiamo e alla fine faremo delle belle cose».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Cittadella Women e Caterina Ambrosi per la disponibilità.