Carolina Morace, ex giocatrice ed allenatrice, ha parlato a Tuttosport della situazione del calcio femminile:
“Non sento nessuna presa di posizione ufficiale o discussione sul femminile, anche a livello mediatico. Ho sentito parlare di cassa integrazione per le calciatrici e gli staff: ma stiamo scherzando? Quando si parla di 30 mila euro lordi di contratto, come si fa a ipotizzare la cassa integrazione? Non sono professioniste però quando fa comodo sono trattate come tali. Sono lavoratrici dipendenti? No, perché non hanno contributi né tutele.
Togliere soldi alle giocatrici che guadagnano così poco sarebbe una mossa bassa anche in tempi di crisi: con quei soldi sopravvive, è una situazione assolutamente non paragonabile con quella dei calciatori”.
“Il protocollo FIGC? Come si può pensare che il movimento femminile possa avere questo tipo di mezzi a disposizione? Spingono per fare ripartire il maschile perché genera soldi.
E poi con tre mesi di ritiro blindato, mi sembra una follia: come fanno a stare in ritiro così tanto tempo? Le società storiche, che ovviamente fanno più fatica rispetto ai club che poggiano sulle società professionistiche maschili, dovrebbero ricevere contributi dalla Figc e aiuti anche di altro tipo indipendentemente da quello che sta succedendo adesso. Intanto risolviamo questa stagione e speriamo di non avere un coronavirus all’anno altrimenti siamo rovinati tutti…”.
Credit Photo: Facebook Carolina Morace