Sono pochi i giorni che mancano all’apertura del nuovo campionato d’Eccellenza e si ripartirà dall’importante traguardo raggiunto dall’Union Sammartinese che pone in leggera discesa il proprio cammino 2023/24: la squadra emiliana, infatti, lo scorso 14 maggio, è uscita vittoriosa dallo spareggio della Poule Primavera del campionato regionale d’Eccellenza contro la Sammartinese (omonima formazione reggiana) grazie alle doppiette di Rotondo e Cerotti che hanno permesso la rimonta finale (4-3 il risultato). La squadra, inoltre, ha fatto bene durante tutto il percorso, riuscendo ad afferrare la continuità nel massimo livello a carattere regionale.
Ora, però, è testa alla prima sfida della nuova stagione (oltre alla prospettiva Coppa Italia) che vedrà le atlete guidate da Pascucci e Nardini contrapporsi al Fossolo 76: la gara (fissata per le 15:30 di domenica 17 settembre e che si terrà presso il Felsina di Bologna) sarà contro una avversaria già conosciuta e dimostratasi piuttosto ostica (lo rivela il dato statistico raggiunto nella più recente stagione, equivalente al quarto posto). In attesa della trasferta del gruppo, abbiamo avuto il piacere di parlare con Bianca Agostini, centrocampista classe 2000 dalla maglia numero 10 biancorossa, che ci ha parlato un po’ di sé e del cammino calcistico passato e presente con i colori della Union.
Bianca, la nuova stagione dell’Union Sammartinese è ormai vicinissima: il tuo obiettivo principale per quest’anno quale è? Che percorso ti aspetti?
L’obiettivo, in primis, è sempre quello di divertirsi, ma son sicura che non sarà un grosso problema considerando le fantastiche compagne con cui gioco.
A livello personale devo ammettere che ho sempre avuto nelle passate stagioni diversi “alti e bassi” che a volte mi hanno portato ad essere poco serena in campo, spero quest’anno di riuscire ad essere più costante e di aiutare la squadra il più possibile. Ci auguriamo tutte di fare una grande stagione, riuscendo a toglierci delle belle soddisfazioni perché siamo consce di averne tutte le potenzialità.
Ma partiamo dal principio…C’è un modello che hai seguito, che segui ancora oggi e che ha influito sulla tua carriera da giocatrice?
Non c’è propriamente un modello: ho iniziato a giocare a calcio davanti a casa coi miei due fratelli maggiori, quindi si può dire che siano stati un po’ loro il mio punto di partenza e i miei punti di riferimento. Sono sempre stata una loro grande fan, seguendoli alle partite e guardandoli giocare con tanta ammirazione, e tuttora, pur essendo cresciuti, è rimasto così.
Cosa ti ha portato, poi, a scegliere questo sport, ancora oggi, purtroppo, oggetto di una serie di giudizi-stereotipo rivolti al percorso femminile?
Dal cortile di casa questa passione si è spinta anche fuori e sin dalle elementari ho sempre giocato, ogni volta che c’era l’occasione, coi miei amichetti. Sono entrata nella mia prima squadra di calcio che avevo 8/9 anni e ho giocato coi maschi fino ai 13 circa. Ho iniziato per puro divertimento, per stare in compagnia dei miei amici, senza soffermarmi tanto sul fatto che fosse considerato più uno sport maschile. Non è mai stato un problema per me. Ricordo però molto bene l’incredulità di tanti avversari contro cui ho giocato, nel vedere, probabilmente per la prima volta, una bambina in un campo da calcio.
Che ragazza era Bianca prima di entrare a far parte del mondo del calcio? Ed ora, invece, chi è?
Bianca, come ho detto prima, è entrata nel mondo del calcio che era molto piccola, solo una bambina, quindi direi che non c’è un prima e un dopo. Ora è una ragazza che si sta per laureare, che è maturata tanto e che ha diversi impegni da conciliare, ma questo sport è sempre parte della sua vita; sono cresciuta e ancora sto crescendo con lui. Ho conosciuto tante compagne che da compagne sono diventate amiche e che hanno coltivato questa passione con me, invogliandomi a non mollare, e non potrei esserne che solo grata.
Dal 2021 indossi la maglia biancorossa: a livello personale, cosa hai imparato in questi anni e cosa speri riusciranno a darti ancora i nuovi che verranno?
Sono attualmente alla mia terza stagione alla Sammartinese e posso dire che da quell’Agosto 2021 ad oggi sono cambiate tante cose. Ho visto una squadra partire da zero, una squadra totalmente nuova e inesperta e l’ho vista migliorare sempre di più, fino ad ottenere grandi risultati.
Una lancia a favore delle nostre mister, Patty e Fede che, nonostante le numerose difficoltà, son sempre state le prime a crederci e a non mollare mai.
Ho imparato cosa significhi essere gruppo, e ripensare a come eravamo, da dove siamo partite e dove siamo ora, mi rende sempre tanto orgogliosa di noi.
Non so cosa mi/ci riserverà il futuro, ma spero solo cose positive!
Durante il tuo cammino sportivo, c’è stata una squadra avversaria che ti sei ritrovata davanti che ti ha particolarmente dato modo di spingere e dare il meglio di te stessa? Perché?
In questi anni all’Union, la squadra che ha sempre tirato fuori il meglio da me e anche da tutte le mie compagne è senza dubbio il Romagna Women: è sempre stata una sfida sentita, una sorta di derby, e abbiamo dato il massimo in ogni occasione. La partita che non scorderemo mai e che ci ha regalato tante emozioni è sicuramente la vittoria in Coppa per 4-2 della scorsa stagione, in rimonta dallo svantaggio iniziale.
Quest’anno purtroppo non saranno più nostre avversarie, ma siamo pronte ad accogliere qualunque nuova sfida ci si presenti.
Cosa pensi che distingua la tua squadra dalle altre del campionato?
Credo che il grande punto di forza di questa squadra sia l’unione, proprio come dice il nostro nome. Durante la scorsa stagione il nostro rapporto, col passare del tempo, si è sempre più rafforzato, abbiamo gioito tanto e ci siamo divertite, ma abbiamo affrontato anche tanti momenti di difficoltà che ci hanno fatto sicuramente crescere come squadra. Ad oggi siamo veramente un grande gruppo e siamo carichissime di cominciare.
Il 17 settembre la prima in casa contro il Fossolo 76 Calcio: che partita ti aspetti e quale sarà, secondo te, la tattica di gruppo più efficace da attuare per ripartire in modo positivo dopo l’ultimo risultato della scorsa stagione che vi ha viste vincere 3-0 a tavolino contro l’Audace?
Il Fossolo è sempre stata per noi un’avversaria complicata, con giocatrici molto fisiche e ciniche; sappiamo che la cosa fondamentale da fare è rimanere sempre ben concentrate, senza farci prendere da quella agitazione, che le nostre mister tanto odiano, ma che spesso, in partite come queste, ci contraddistingue. Abbiamo chiuso la scorsa stagione con la vittoria della poule primavera e per noi è stato un incredibile risultato, vogliamo ripartire da qui e fare ancora meglio quest’anno; si sono unite poi alla squadra anche nuove giocatrici che sono certa ci daranno una grande mano.
Si ringraziano la società Union Sammartinese e Bianca Agostini per la gentile concessione.