Benedetta Glionna, attaccante del Verona Women (in prestito dalla Juventus) e della Nazionale Italiana Under 19, ha parlato in diretta sui canali social della società di come sta vivendo questi giorni a casa e dei sui trascorsi nel calcio:
“In questo momento cerco di fare quello che posso, allenandomi in casa e cercando di non uscire. Seguo il programma giornaliero che ci è stato dato e poi, per quanto possibile, cerco di migliorare la mia tecnica. Corro sul tapis roulant ma quello che mi piace fare di più sono gli esercizi con la palla. Invece odio il Tabata.
“Le mie caratteristiche? Credo che le mie migliori qualità siano la velocità, l’attacco allo spazio e il dribbling. Devo invece migliorare nell’uso del fisico, perché spesso quando vado in contrasto non riesco a oppormi in modo efficace, ma anche sul colpo di testa e sul sinistro che è il mio piede debole. Ho tanto su cui lavorare…”.
“Il nostro calcio è ancora dilettantistico quindi, personalmente, ho iniziato a capire che avrei potuto fare di professione la calciatrice quando sono stata chiamata dalla Juventus. Ero felicissima e quando me l’hanno detto ho iniziato a saltellare qua e là! Li ho capito che sarebbe potuto diventare qualcosa di più”.
“Il calcio maschile mi piace e non cambierei nulla, eccezion fatta per quel lato esagerato di alcuni tifosi che poi sfocia in violenza, in razzismo e in altri brutti episodi. Le giocatrici più forti? Ho giocato con calciatrici davvero molto brave, ma non saprei indicare la più forte. Posso dire che comunque buona parte dell’attuale rosa della Juventus sia veramente forte”.
“La Nazionale? È un’emozione grandissima. Credo che ogni calciatore, almeno una volta nella vita, abbia sognato di poter giocare per la propria Nazionale. Vestire la maglia dell’Italia è un onore grande, già solo indossarla è indescrivibile e ti toglie il fiato!”.
Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva