Originaria di Como e classe 2002, Anna Catelli seppur giovanissima è titolare e punto di riferimento per la prima squadra del Como 2000 di mister Gerosa. Inizia a giocare con i maschi nel ruolo di difensore Intercomunale di Cagno, per poi passare nell’Uggiatese dove diventa capitano e rimane fino all’età di 14 anni. Così nella stagione 2016/17 arriva l’approdo al Como 2000 e nel mondo del calcio femminile. Passa dal ruolo di difensore a quello di centrocampista, inoltre per lei in quell’anno arriva anche la chiamata in Rappresentativa Lombarda per il Torneo delle Regioni. A settembre 2017 passa dalla categoria Giovanissime direttamente in Prima squadra, affrontando così il Campionato di Serie B. Infine nel 2018 arriva la convocazione in Nazionale Under 16.
Come hai iniziato a giocare a calcio?
Sono sempre andata d’accordo con tutti i miei compagni di classe che frequentavo e dei quali sono sempre stata amica. Quando frequentavo le scuole elementari mi capitava di voler giocare anche con i maschi che giocavano sempre solo a calcio. Nonostante quindi la mia famiglia non fosse particolarmente appassionata di calcio, dato che volevo giocare con i miei amici, ho iniziato.
In terza elementare ho chiesto ai miei genitori di portarmi in una squadra. In precedenza ho praticato pattinaggio e danza ma il richiamo del calcio è stato più forte.
Per te essere un’Azzurrina è ormai di routine. Il ricordo più bello con la maglia della Nazionale? Ti ricordi la prima volta che l’hai indossata?
Routine non direi. Ogni volta che so che deve esserci la convocazione per la Nazionale sono ansiosa di vedere i nomi delle prescelte e spero sempre di poter leggere il mio nome. E’ una soddisfazione ma sento sempre una grande responsabilità ed anche una grande emozione.
Ci mancherebbe che non mi ricordo. L’esordio in una amichevole e il torneo UEFA in Portogallo. Il ricordo più bello, che mi emoziona ancora, è l’immagine di quando cantiamo l’Inno Nazionale, all’inizio della partita. Senti la vicinanza alla tue compagni, senti l’importanza della gara e la forza di essere un gruppo. E poi il tricolore e la maglia azzurra…Sono impagabili.
Ci mancherebbe che non mi ricordo. L’esordio in una amichevole e il torneo UEFA in Portogallo. Il ricordo più bello, che mi emoziona ancora, è l’immagine di quando cantiamo l’Inno Nazionale, all’inizio della partita. Senti la vicinanza alla tue compagni, senti l’importanza della gara e la forza di essere un gruppo. E poi il tricolore e la maglia azzurra…Sono impagabili.
Come sta procedendo il Campionato con la Como 2000?
Dal punto di vista personale sono abbastanza soddisfatta. Sto lavorando per migliorare e per dare il mio contributo partita dopo partita. Mi rendo conto che so imparando moltissimo e di questo ringrazio le mie compagne, il mister e i dirigenti. Siamo un gruppo giovane e stiamo crescendo. Un anno difficile per la classifica.
Sei una giovanissima classe 2002. Si sente in campo la differenza di età con le avversarie che non sono giovani come te?
Mi capita di dover affrontare avversarie che hanno carriere importanti e molta più esperienza di me. Certamente fatico un po’ e in campo la differenza si sente…Però cerco di rendere loro la vita difficile. Sono abbastanza veloce e cerco di sfruttare questa mia caratteristica. A volte ho trovato avversarie davvero davvero forti…Uno stimolo in più!
Com’è la tua vita quando non sei sui campi da calcio? Ti è difficile conciliare lo studio con lo sport e le trasferte nei weekend?
In questo periodo mi alleno cinque giorni a settimana oltre alla partita. Non c’è onestamente molto spazio per altro oltre allo studio. Mi so organizzare abbastanza bene e questo certamente mi aiuta. Le trasferte e le attività con la squadra sono gestibili grazie alla fantastica organizzazione della Como 2000. Diciamo che calcio, studio, calcio e ancora studio. Qualche sacrificio ma la passione mi sostiene e quello che può sembrare un sacrificio in realtà mi piace moltissimo.
Pensi che vorrai fare del calcio il tuo lavoro con l’avvenimento del professionismo anche nel femminile?
L’evoluzione dii questo ultimo periodo del calcio femminile, Italiano ed Europeo, è davvero impressionante. Quando sogno mi piacerebbe che il mio futuro sia legato al calcio, poi bene in che modo ancora non lo so. Vivere di calcio, almeno in qualche momento della mia vita mi piacerebbe, però al momento non ci penso e progetto il mio futuro professionale parallelamente alle mie scelte scolastiche. Studio e mi alleno. In questo ultimo anno sono successe davvero mille cose nella mia carriera calcistica e voglio continuare così! Tutto il mio impegno e poi lasciarmi sorprendere da ciò che il futuro ha in serbo per me.
Un grande ringraziamento a Anna Catelli e alla società del Como 2000 a cui auguriamo un grande in bocca al lupo per la stagione e i piani futuri!
Credit Photo: Anna Catelli