Di classe 2000, Angelica Parancandolo, prestito del Napoli Dream Team è ora un’attaccante della Pink Bari e recentemente è stata convocata al raduno della Nazionale Under 17 Femminile.

Ciao Angelica, in prestito dalla Napoli dream team, sei al tuo primo anno nella Pink, come procede il tuo periodo di ambientamento a Bari ?

“Questo primo anno fuori casa procede molto bene, sono stata molto fortunata a trovare una squadra organizzata e preparata su tutto come la Pink. Mi sono trovata bene fin da subito, siamo un gruppo molto unito formato da persone fantastiche e penso che questo sia un fattore molto importante per raggiungere il nostro obiettivo principale che è quello di ritornare in serie A.”

Ad inizio stagione (14 Settembre) sei stata vittima di un infortunio, subendo una lesione all’adduttore. Come ti senti ora ? Hai pienamente recuperato la tua condizione fisica ?
È stato un periodo molto difficile per me, sono stata ferma quasi due mesi saltando tre partite di campionato. Adesso sto bene, ho recuperato nel migliore dei modi, questo è merito soprattutto dell’ottimo staff che abbiamo, il quale mi ha supportato sempre, è stato attento ad ogni minimo particolare”.

A breve avrai l’onore di far parte del raduno della Nazionale under 17 a Coverciano dall’11 al 17/12. A chi pensi di dedicare questo importante traguardo della tua carriera ?
“Speravo tanto in questa convocazione, la nazionale è uno dei miei obiettivi principali e ho lavorato sodo per raggiungerlo ma sono consapevole che bisogna essere umili sempre e continuare a dare il massimo; resto con i piedi a terra. Questo traguardo lo dedico innanzitutto alla mia famiglia, che è sempre al mio fianco e che fa tanti sacrifici per me e per quello che è il mio sogno. In secondo luogo penso sia giusto anche dedicare questo traguardo alla mia squadra: la Pink, che in così poco tempo mi ha dato tantissimo e sono sicura che lo continuerà a fare; mi ha migliorata”.

Come nasce la tua passione per il calcio femminile?
“La mia passione per il calcio in generale è nata per caso. In realtà non lo so nemmeno io. Fin da piccola ho avuto questa grande passione infatti passavo le intere giornate a giocare in piazza con i miei amici e a sei anni poi ho iniziato la scuola calcio e fino a due anni fa giocavo con i maschi. Nel calcio femminile ci sono molti pregiudizi, non è considerato come quello maschile ma nonostante ciò io penso che in fondo non ci sia così tanta differenza come dicono; il calcio è di chi lo ama”.

Infine a quale calciatore ti ispiri ?
“Non mi ispiro a un calciatore in particolare. Da piccola però amavo Ibrahimovic, per me era ed è un fuoriclasse. Inoltre per caratteristiche fisiche e per lo stile di gioco mi paragonavano a lui, e i mister, i ragazzi, mi chiamavano “Ibra”; bei tempi!”