Nel torneo di Eccellenza laziale uno dei team più ambiziosi è il Women Latina Calcio 1932. La società presieduta da Giovanni Farina proverà in questo 2022 la scalata verso la Serie C sotto la guida di Dolci Glauco. A capitanare la formazione nerazzurra è Angela Altobelli, difensore classe ’85 con trascorsi nella Lazio in Serie B. Abbiamo raggiunto l’atleta, nipote di “Spillo” Altobelli, che ad ottobre è stata convocata nel primo storico raduno della Nazionale di beach soccer femminile.
Angela nuova stagione iniziata con i colori del Latina Women Calcio 1932. Come sono stati i primi giorni di lavoro con il nuovo gruppo?
“La squadra i primi giorni era tutta da scoprire. Partivamo da una base dell’anno scorso con dei nuovi innesti dovuti all’unione con il Lady Latina e di altre ragazze che scendevano dalla serie C come Maiorca e De Vincenzo. Non era scontato trovare il giusto mix però ci siamo riusciti ed abbiamo messo su una squadra molto competitiva che ancora a mio avviso deve esprimersi al meglio”.
Sei il capitano di questa squadra. Cosa significa per te indossare quella fascia al braccio?
“Essere il capitano della squadra femminile di Latina per me è grande motivo d’orgoglio! La
maglia del Latina per me è una seconda pelle, è la mia città. Credo molto nel gruppo ed io mi sento una giocatrice uguale alle mie compagne ma con quella fascia al braccio potrei far di tutto pur di difenderle. Quando indosso la fascia sento sempre un brivido che scorre dentro di me”.
Come è andata la prima parte di stagione? Soddisfatte del percorso ottenuto in questo scorso di torneo?
“La prima parte di campionato è andata abbastanza bene, abbiamo subito due sconfitte con due grandi squadre ma potevamo fare di più. Rispetto all’anno scorso stiamo andando meglio, abbiamo giocatrici giovani come Nardecchia e Bagaglini molto talentuose, con un mix di giocatrici più esperte come Maiorca, Maone che danno qualcosa in più alla squadra.
Sono tornata a Latina per riportare il Latina calcio femminile dove merita”.
Siete a 4 punti dal primo posto. Resta vivo il sogno Serie C?
“Sogniamo la Serie C ed il nostro costante obiettivo quindi è continuarci a migliorare. Il campionato fino ad ora è stato molto avvincente con risultati non scontati, sicuramente ci sono delle teste di serie con le quali è difficile averla vinta. Il mio auspicio per questa squadra è quello di avere il posto che spetta nel panorama del calcio femminile. Abbiamo una società, a partire dal presidente Farina per passare ai suoi soci Maddalena e Cocco, sempre disponibile e professionale”.
Sei attiva anche nel beach soccer e ad ottobre anche la convocazione nel primo storico raduno della Nazionale, che emozioni hai provato?
“La Nazionale era il mio sogno. Non ho mai smesso di crederci, anche dopo un brutto infortunio! Sono stata ripagata vincendo il campionato mondiale per club con il Pavia nel 2019. Sono dell’idea che se uno si impegna la vita lo ripaga. Vorrei che questo messaggio passasse soprattutto alla ragazze più piccole. Bisogna allenarsi, bisogna sudare e non arrendersi mai”.
Come è andata la partecipazione al ritiro di Tirrenia?
“Bisognava iniziare e l’abbiamo fatto. Mister Del Duca ci ha riunito in quel di Tirrenia per iniziare questo percorso che spero ci porti molto lontano. Hanno messo su un gruppo di ragazze davvero straordinarie. Abbiamo sorpreso in modo positivo anche tutto lo staff. Ci siamo allenate in un ambiente professionale, e abbiamo dato il nostro meglio per far vedere che anche noi italiane meritavamo finalmente questa Nazionale. Spero che molte più ragazze si affaccino a questo sport, perché è straordinario”.
Aspetti un ritorno a tinte azzurre per il futuro?
“Si il calcio come il beach sono una parte fondamentale della mia vita, senza di loro non saprei proprio come fare. Ci sono cresciuta col calcio e con la foto dei Mondiali dell’82 che mi ha sempre fatto sognare. Due Altobelli provenienti da un piccolo paesino chiamato Sonnino che vanno in Nazionale non è da tutti”.