La FC Lesmo si prepara a vivere una stagione da protagonista nel prossimo campionato lombardo di Eccellenza, e, per questo, la società ha deciso di puntare su un allenatore di esperienza. Stiamo parlando di Andrea Ruggeri, ex tecnico di Dreamers e Pro Sesto, nonché autore con le sestesi di una doppia promozione dall’Eccellenza alla Serie B. La nostra Redazione ha raggiunto Andrea per risponderci ad alcune domande.
Andrea cosa vuol dire per te fare l’allenatore?
«Penso che allenare vuol dire guidare il gruppo senza interferire nelle caratteristiche che ha ogni membro della squadra, ma sono anche uno strumento che si mette a disposizione delle persone che ti danno anche degli spunti per crescere ancora di più».
Cosa ti ha portato ad entrare nel calcio femminile?
«Avevo deciso di seguire una delle mie figlie che giocava a calcio, prima come genitore, poi come dirigente. Alla fine, ho deciso di fare dei corsi per diventare allenatore e sono riuscito a diventare tecnico. Ho cominciato la mia carriera alle Dreamers, dove Assunta Tassone (attuale ds della Pro Sesto) mi ha chiesto di dare una mano alla squadra, facendo, sul campo, tanta esperienza».
Sei poi passato alla Pro Sesto che, in due anni, hai portato la squadra dall’Eccellenza alla Serie B. Ti aspettavi questo risultato?
«Non me l’aspettavo. Quando sono arrivato alla Pro Sesto era al suo primo anno di vita, ma ho avuto la disponibilità del gruppo sin da subito, e alla fine sono arrivati questi risultati».
Purtroppo, lo scorso anno hai dovuto dimetterti dalla Pro Sesto. Cosa è mancato, secondo te, a questa squadra per raggiungere la salvezza?
«Secondo me la chimica va trovata tra società, gruppo squadra e staff. Quando c’è armonia i risultati arrivano. Però siamo arrivati in una categoria in cui eravamo impreparati, che va dalla squadra allo staff tecnico, perché la Serie B era un campionato nuovo per noi. Quando la chimica non è più funzionata e lo staff non aveva più la fiducia della società e del gruppo, non aveva più senso continuare, per cui ho deciso di dimettermi da tecnico della Pro Sesto».
Da poche settimane sei allenatore della FC Lesmo. Cosa ti ha convinto ad accettare la proposta?
«Sono andato a vedere le gare e gli allenamenti della FC Lesmo, e devo dire che mi è piaciuta l’energia che aveva questo gruppo trasmetteva e l’ambiente. Ho poi incontrato i dirigenti della società e alla fine ho accettato la proposta».
Secondo te dove può arrivare il Lesmo 2022/23?
«Ho visto un gruppo già ben organizzato e con un buon gioco, segno che lo staff tecnico precedente ha fatto bene. Abbiamo cercato, con la società di promuovere tre ragazze delle giovanili, per poi integrare con altrettante, per cominciare il 15 agosto la nostra preparazione».
Che campionato di Eccellenza Lombardia ti aspetti?
«Ho seguito alcune partite di questa categoria, e ho visto Lumezzane, Vittuone e Monterosso che hanno dominato il campionato, con altre che hanno provato a stare nelle prime posizioni. Credo che la prossima stagione vedrà tante formazioni lottare per il vertice, ma allo stesso tempo sarà anche divertente».
La Serie A il prossimo anno sarà professionista. Può essere d’aiuto per il calcio femminile italiano?
«Il professionismo deve avere delle tutele, ma anche della sostenibilità economica. Nel momento in cui il femminile non ci sono introiti delle tv, degli sponsor, nel riempire gli stadi, il meccanismo non si alimenta e le società che hanno la Serie A sono un costo, forse chi ha a fianco il maschile può permetterselo. L’idea è buona, ma i tempi non sono maturi».
Tu cosa vuoi dire alle ragazze del Lesmo per la prossima stagione?
«Alle ragazze chiedo di essere coraggiose e di portare l’amore che hanno questo sport sul campo, e saper affrontare le difficoltà. Solo così potremo toglierci delle soddisfazioni».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la FC Lesmo Monza e Brianza e Andrea Ruggeri per la disponibilità.