Andrea Budroni, figura principale della Torres Femminile, si è raccontato a 360° tra il momento difficile attuale e il prossimo futuro, in diretta sul canale Facebook della società:
“Riguardo questa situazione non abbiamo alcuna comunicazione certa se non un susseguirsi costante di telefonate con presidenti di C, di B e di A. E’ una catena. Noi che siamo in C facciamo parte della Lega Nazionale Dilettanti e siamo in contatto costante con il presidente del femminile Sandro Morgana. Sandro è un uomo di calcio e sta lavorando affinché si portino richieste e proposte al tavolo della Lega che tutelino il calcio femminile”.
“Il discorso calcio è difficile, perché chiaramente ci siamo detti per un mese che la salute è importante, però poi c’è un punto dove bisogna pensare alle aperture delle aziende, dei negozi, delle attività compresa quella del calcio. Che è una delle aziende più grandi in Italia e il calcio femminile fa parte di questa industria ed è giusto che si parli anche di ripresa. Anche per dare un segnale positivo”.
“La Torres si adeguerà a ciò che la Federazione stabilirà in accordo tra tutti i presidenti e nel consiglio di dipartimento. Per noi non sarebbe stato sufficiente vincere il girone perché avremmo dovuto affrontare degli spareggi con altri gironi. Ovviamente io penso che la Torres non sia da Serie C e che meriti la B. Dalla Serie B dovrebbero salire il Napoli e Lazio. Il San Marino è terzo, ma avendo una gara in meno, potrebbe scavalcare le biancocelesti e quindi non sarebbe giusto che salisse solo la Lazio”.
“Una stagione non si può fotografare oggi, anche perché un campionato come quello di quest’anno se lo vai a vedere, ha avuto sempre noi in testa e per due, tre inciampi che ci hanno fatto scivolare, non sarebbe giusto far andare in Serie B la prima in classifica e basta. Con lo scontro diretto in casa e altre da giocare, capite che potrebbe succedere tutto? La C la facciamo già da due stagioni, abbiamo sempre fatto bene anche senza avere come obiettivo quello di essere tra i primi. Ma quest’estate avevamo fatto un mercato per vincere”.
“Le ragazze hanno fatto un grande lavoro e sono molto soddisfatto. Dalla più piccola alla più grande. Per affrontare un campionato di Serie B avremmo la necessità di fare degli innesti ovviamente perché per il resto a livello di organizzazione, trasferte e spostamenti vari il sistema è più che rodato. Le ragazze devono solo preoccuparsi di scendere in campo, giocare e vincere. Noi comunque ci stiamo preparando a ricominciare. O a settembre, come appendice di questa stagione e finire il campionato tra settembre e dicembre. Oppure per partire ad ottobre da zero iniziando la preparazione ad agosto”.
“Ovviamente le ragazze sono stra-confermate in blocco perché tecnicamente valide e la società confida in loro anche il prossimo anno. Però la fase attuale è difficile da gestire, quindi non si può ora come ora andare a parlare di mercato, ma la testa è proiettata in avanti sicuramente. Quando abbiamo costituito la Torres, nel 2016 io ho fatto una promessa:” Il calcio può aprire gli animi, la società e le giocatrici dovranno si pensare al calcio, ma anche a metterci la faccia per portare sorrisi”. Noi ogni anno abbiamo un progetto: per due anni abbiamo parlato di bullismo. Quest’anno della corretta alimentazione. Siamo sempre vicini a coloro che stanno peggio di noi. Tramite il calcio si può fare tanto”.
“L’anno scorso c’è stato il venticinquesimo anniversario del primo Scudetto e noi non ci siamo girati dall’altra parte. Anzi, da parte nostra c’è un sentimento di ammirazione per quella società perché per venticinque anni, dal presidente a tutti gli allenatori che ci sono stati, hanno fatto tanto. Non dimentichiamo che cinque dei sette scudetti li ha vinti Salvatore Arca. Oltre a Coppe Italia, Supercoppe e partite di Champions. Vorremmo festeggiare con quel dream team le nostre glorie. Perché diamo l’anima in campo e anche la mia squadra è una corazzata. Sono convinto al 100% che ci darà tante soddisfazioni”.
Credit Photo: Sassari Torres