La Fussball Club Südtirol è una società nata a Bressanone nel 1974: la sua ragione sociale simboleggia l’intenzione del club di rappresentare non solo il capoluogo, ma l’intero territorio della provincia di Bolzano. Attualmente è in Serie C, dove lo scorso anno ha chiuso quarta nel girone B.
Negli ultimi anni si sta dedicando anche alla creazione di una sezione in rosa, e per questo abbiamo chiesto ad Andrea Bressan, responsabile settore femminile della formazione tirolese, di approfondire questo progetto.
Quando avete iniziato a pensare di creare un settore femminile?
«Entrare nel calcio femminile era un cosa che volevamo fare da alcuni anni, ma nel momento in cui la FIGC ha obbligato, o meglio consigliato, alle squadre professionistiche di avere anche un settore in rosa, ovviamente abbiamo preso la palla al balzo e abbiamo messo a punto la costruzione del calcio femminile facendo il settore giovanile».
Come vi siete approcciati nel calcio femminile?
«Noi ci siamo approcciati a questo mondo su alcuni principi: l’umiltà, perché abbiamo a che fare con società di calcio femminile che hanno fatto la storia i questo movimento e dobbiamo cercare di capire, confrontarci e imparare anche gli errori degli altri; l’organizzazione, in quanto questo serve per mettere in piedi qualsiasi cosa, e la FC Südtirol, che possiede una struttura ben organizzata, ci ha facilitato la vita, perché ci siamo inseriti in un contesto già professionale; poi c’è il divertimento, visto che offriamo alle bambine un calcio divertente, e che le ragazze oltre a giocare si divertono io mi sento soddisfatto; infine ci sono i risultati sportivi che vengono di conseguenza a questi primi nostri tre capisaldi».
Quali sono stati i primi risultati ottenuti?
«In tre anni abbiamo realizzato i Primi Calci, un’Under 12, un’Under 15 e quest’anno avremo un’Under 17 che parteciperà al campionato delle Allieve, le nostre squadre si reputano all’altezza delle società storiche femminili, con numeri di tesserate che saranno destinate a salire, ma allo stesso tempo dobbiamo gestirle bene».
Quando vedremo la prima squadra femminile del Südtirol?
«Noi speriamo di avere in tempi non troppo lunghi di avere una prima squadra, magari partendo dall’Eccellenza, oppure con una Juniores che ci porti a creare questo processo, ma questo dipende dalla crescita delle nostre tesserate».
Avete mai pensato di collaborare con la società di calcio femminile Südtirol Damen?
«Abbiamo pensato di collaborare, ma la FC Südtirol ha pensato di fare, per questo movimento, di fare un passo alla volta, non se l’è sentita di avere una squadra di Serie C o di Eccellenza. Io sono sempre in contatto col Südtirol Damen, ma noi andiamo a braccetto con la Federazione, che è quello di creare un settore a piccoli passi con delle buone fondamenta».
Che cosa ne pensa della situazione attuale del calcio femminile italiano?
«Per me la svolta del calcio femminile italiano è stato quello di “obbligare” le società professionistiche ad avere un settore femminile, e io che sono da pochi anni in questo mondo questo è stato rivoluzionario, perché le ragazzine possono vedere una prospettiva ad un lungo termine. I problemi del calcio femminile tuttavia ci sono ancora, ma io sono ottimista, perché le ragazze, e in particolar modo le famiglie, devono capire che noi le trattiamo come professioniste».
Il professionismo nel calcio femminile italiano sarà realtà nel 2022: scelta giusta?
«Assolutamente sì, a patto che salga il livello generale il livello professionale sul modo di approcciarsi al calcio femminile, perché bisogna avere basi solide territoriali, altrimenti diventa solo una bella presentazione che non possiede una base sul territorio».
Quale sarà il futuro del Südtirol Femminile?
«Sarà uno sviluppo molto realistico fatto coi passi giusti, in modo tale di avere qualità e quantità per le nostre ragazze, e lo dice un dipendente di una società che ha solidità, con la speranza di dare un contributo alla crescita del calcio femminile e del movimento in rosa nella provincia di Bolzano».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la FC Südtirol e Andrea Bressan per la disponibilità.
Photo Credit: FC Südtirol