La sua storia aveva fatto parlare tutta l’Italia, con l’annuncio della maternità e il Cesena che non l’ha mai lasciata sola, mantenendola nella sua rosa. Alice Pignagnoli è pronta per tornare in campo, dopo soli tre mesi dalla nascita della figlia Eva. Il portiere del Cesena ha terminato il suo percorso-lampo di recupero e da due settimane si allena costantemente con la squadra. Domenica, Covid-19 permettendo, potrebbe fare il suo vero ritorno in campo nell’impegno casalingo delle ragazze di Rossi contro la Riozzese Como. Un impegno che aprirà una settimana intensa per le bianconere che giovedì 19 dovranno anche recuperare il match di Coppa Italia contro il Milan.
Il primo pensiero di Alice è tutto per la sua piccola: «I presidenti del Cesena dicono che lei già nella pancia sapeva di dover rigar dritto se no finiva in orfanotrofio… – inizia tra le risate – a parte gli scherzi, Eva è veramente bravissima e non mi ha dato il minimo problema. Non mi sono mai dovuta alzare troppo la notte o fare cose estreme. Forse anche per questo clima così sereno ho potuto lavorare e tornare velocemente. La cosa più difficile è rimanere lontana dal martedì al venerdì, mentre sono a Cesena e lei è a casa con i nonni e mio marito. Poi però quando ci vediamo è una festa».
Pignagnoli racconta così i suoi ultimi mesi, volti al recupero completo dalla maternità. «Sono davvero contenta di poter tornare in così poco tempo. Giocatrici di altissimo livello ci hanno messo e ci stanno mettendo molto di più a tornare. Questo gratifica anche il lavoro dello staff con cui sto lavorando: abbiamo iniziato con una prima fase in cui ho cercato di perdere i chili rimasti dalla maternità e rincominciare a muovermi. È seguito poi un momento di allenamento differenziato, prima di rincominciare il vero lavoro in gruppo che porto avanti ormai da due settimane. Ora sono una giocatrice come le altre e devo dimostrare ogni settimana di meritarmi il posto da titolare. Di natura sono una persona che guarda in avanti e non vedo l’ora di tornare in campo. Già la scorsa settimana abbiamo potuto fare un’amichevole in famiglia riassaporando un po’ certe sensazioni. Mi mancano però i brividi e l’adrenalina della partita, che spero di poter rivivere il prima possibile».