Si è chiusa ufficialmente la stagione del Trastevere, che dopo aver conquistato il 3° posto in classifica e aver raggiunto le semifinali di Coppa Italia, può ora guardare con soddisfazione e orgoglio il percorso compiuto quest’anno, al suo esordio in Serie C.
Oltre all’impostazione del gioco e alla preparazione atletica della squadra, hanno giocato un ruolo determinante gli innesti chiave che la Dirigenza del Trastevere ha introdotto, inserendo in una squadra giovane e acerba delle giocatrici d’esperienza e qualità. Tra queste, Alice Ferrazza, difensore centrale, classe 1990, approdata al Trastevere lo scorso anno, che è stata intervistata dalla nostra redazione per raccontarci come lei e la squadra trasteverina hanno vissuto la straordinaria stagione appena conclusa.
Prima stagione in C per il Trastevere. Quali erano i progetti iniziali tuoi e della squadra? Cosa ti ha spinto a sposare questo progetto e come ti sei ambientata nella nuova realtà?
“Il progetto Trastevere mi é sembrato da subito un progetto serio, con una società seria alle spalle, con voglia di fare bene e con degli obiettivi molto interessanti. Sicuramente obiettivo a inizio anno era rimanere in categoria essendo il primo anno in C, invece tutt’altro siamo stati la rivelazione del campionato arrivando terze e in coppa Italia fino alla semifinale uscendo per distacco contro le vincitrici, il Vicenza”.
Quando avete capito di poter davvero competere per i vertici alti della classifica?
“Durante tutto l’anno siamo cresciute; i risultati arrivavano, il gruppo era unito e abbiamo iniziato a capire che potevamo giocarcela con tutti. Se all’inizio non si parlava del Trastevere, presto siamo diventate una delle squadre da sconfiggere”.
Dopo una stagione ricca di emozioni, che vi ha portato a chiudere il campionato al terzo posto, quali sono stati i momenti più belli e più bui?
“Per me la stagione è andata molto bene, momenti bui? Ma forse solo l’amarezza per il pareggio a Vicenza e l’uscita dalla Coppa Italia, oltre agli infortuni a fine stagione di due protagoniste e fondamentali giocatrici: Pedullá e Fiorini… ci sono mancate molto”.
Quale è stato il punto di forza dove invece si poteva fare meglio?
“Il gruppo arma vincente, giovane, molta intensità e qualità. Forse ancora un po’ acerbe, però essendo il primo anno ci sta”.
Un commento sul cammino compiuto in Coppa Italia: c’è un po’ di amarezza nel non esser riusciti ad andare in finale?
“In coppa Italia rimane ovviamente un po’ l’amarezza, perché soprattutto al ritorno lì da loro abbiamo giocato molto bene contro una grande squadra il Vicenza, giocando pari e rischiando di fare la rimontata”.
La tua stagione invece come è andata?
“Per quanto mi riguarda sono molto soddisfatta di questo anno calcistico, di essere entrata a far parte di questa grande famiglia, il Trastevere, con cui spero di fare bene e vincere insieme”.
Come si preparerà la squadra in vista del prossimo campionato? quali sono i progetti e gli obiettivi?
“La squadra si preparerà al massimo come quest’anno. Ripetere un altro anno bene come quest’anno sarà dura, ma ci crediamo, per i progetti faremo parlare il campo”.