Alia Guagni è un difensore della Fiorentina Women’s campione d’Italia e della Nazionale italiana di calcio femminile. Alia è cresciuta calcisticamente nell’ACF Firenze. Fiorentina verace, non ha mai lasciato questi colori se non per delle brevi esperienze nel calcio americano, che non hanno comunque mai pregiudicato la presenza nell’ACF Firenze. Con il passaggio di consegne tra ACF Firenze e Fiorentina Women’s Alia è diventata ben presto l’anima anche della nuova squadra. Scambiamo due parole con lei.
Ciao Alia, ci racconti come è nata la tua passione per il calcio?
E’ nata quando ero molto piccola, quando avevo 9 anni. Era comunque da tempo che volevo provare, perché giocavo nei campini dietro casa con un amico del vicinato. Io giocavo sempre con lui e lui giocava sempre a pallone, così mi sono appassionata. Poi ho avuto la possibilità di provare più seriamente, mi è piaciuto e a quel punto non ho più smesso.
Dall’alto della tua esperienza, che consigli ti senti di dare alle bambine che vogliono avviarsi alla pratica di questo meraviglioso sport?
Beh adesso loro sono più fortunate di noi perché i tempi sono cambiati e ora è più semplice per una bambina iniziare perché ci sono tantissime società che le accolgono con facilità. Se una ha la passione, gli piace e vuole provare… Ovviamente consiglio a tutte di farlo e ai genitori di portarle perché è uno sport particolarmente bello e dà veramente tanto. Invito tutte le bambine a provare.
Giulia Orlandi è passata all’Empoli Ladies, tu come storica, se pur giovane, giocatrice fiorentina raccoglierai la sua eredità come capitano della squadra?
Penso proprio di sì.
Che emozioni provi per questo, ti piace l’idea? Come l’accetterai?
Sicuramente è una cosa importantissima perché essere il capitano della Fiorentina è un onore che tutti vorrebbero avere, poi per una fiorentina come me è sicuramente una cosa in più, quindi spero di riuscire a farlo al meglio. Mi dispiace tantissimo di non giocare con Giulia quest’anno, perché avrei preferito comunque continuare a giocare con lei.
Da capitano dovrai guidare il vascello viola. Se incontrando tempesta tu dovessi gettare qualcosa a mare, cosa getteresti? La Supercoppa, il Campionato, la Coppa Italia o la Champions?
No, non so cosa getterei, perché vivremo una giornata alla volta. Adesso abbiamo il primo impegno della Supercoppa e siamo concentrate su quell’obiettivo. Poi ovviamente vedremo via via come sarà, affrontare tanti impegni in una stagione, specialmente avendo anche tante giocatrici nuove, non è mai semplice, però cercheremo di fare il massimo in tutte le competizioni.
Puoi parlarci delle tue nuove compagne. E chi, delle vecchie, andate altrove, ha lasciato più vuoto?
Chi per un motivo, chi per un altro, tutte le ragazze che sono andate via hanno lasciato qualcosa. Mi sento comunque di ringraziarle tutte, perché chi c’è stata di più e chi meno, ma hanno dato tutte un contributo alla stagione che abbiamo fatto l’anno scorso. Le ragazze nuove sono ancora da inquadrare, stiamo imparando a conoscerci. Dobbiamo amalgamarci bene e non è mai semplice sia per culture di gioco diverse che per problemi di lingua. Ci stiamo ancora lavorando, ma abbiamo ancora tempo e speriamo di progredire bene prima della Supercoppa.
Océane Daniel, farà parte della squadra?
Si sta allenando con noi, non so quante di loro siano state ufficializzate. Che io sappia, lei non è stata ufficializzata. Non sono a conoscenza di questo, so che lei si sta allenando con noi.
Quando lascerai il calcio che farai o cosa sogni di fare?
Sto lavorando a dei progetti e spero di entrare come insegnante a scuola. Attualmente non potrei fare l’insegnante, visti gli impegni con la Fiorentina, però ho studiato e sto studiando ancora per riuscire a realizzare questo.
Un ringraziamento ad Alia Guagni per la sua disponibilità e un grandissimo in bocca al lupo per il proseguimento della sua carriera di calciatrice e di futura insegnante da parte mia e di tutto lo staff di Calcio Femminile Italiano.
Foto: gentilmente concessa da ACF Fiorentina
Alia Guagni è l’esempio di una grandissima atleta che ha vissuto l’intera carriera calcistica con quello che viene definito “l’attaccamento alla maglia”. Dico questo perché le capacità tecniche e caratteriali di questa ragazza avrebbero potuto portarla a diventare una “stella” anche nei massimi campionati europei con i migliori club. E’ un onore, per noi fiorentini, averla sempre avuta nella nostra città e siamo orgogliosi che sia il capitano e prima ambasciatrice della nostra passione calcistica al femminile. Grazie Alia!