Facciamo il punto della stagione della Fortitudo Mozzecane con Alessia Pecchini. Il terzino, uno dei pilastri gialloblù, esalta la squadra ma allo stesso tempo non vuole abbassare il livello di concentrazione. Tante vittorie, tanti gol, ma ancora partite difficili da affrontare.
Alessia, domenica vittoria importante con il Castelnuovo (8-0): avete guadagnato un punto sul Vittorio Veneto (0-0 con la Pro San Bonifacio); vi sentite più tranquille sapendo di aver allungato il distacco dal quarto posto?
«Siamo contente di aver allungato su una diretta avversaria, ma la tranquillità l’avremo solamente quando a parlare sarà la matematica e dirà che siamo ufficialmente nelle prime tre. Fino a quel momento dovremo continuare a dare il massimo e a vincere per fare più punti possibili».
Siamo nella parte finale di stagione: sarà necessario mantenere “i nervi saldi” e proseguire il cammino fino alla fine. Com’è l’umore della squadra?
«Secondo me siamo in un ottimo momento, sia di forma fisica sia di umore. Stiamo tutte bene, siamo tutte a disposizione dell’allenatore e c’è tanta voglia di continuare su questa strada per dare significato ai tanti sacrifici fatti fino ad oggi».
Quale sarà, da qui in poi, la partita più “delicata” secondo lei?
«Sulla carta quella contro il San Marino, però bisogna mantenere la massima concentrazione sempre, perché ogni partita può diventare pericolosa se non la si affronta con una mentalità giusta e vincente; ogni partita può permetterci di guadagnare punti sulle avversarie, quindi dobbiamo essere brave a sfruttare ogni passo falso di quelle che ci precedono e delle inseguitrici provando a vincere tutte le gare».
Fin qui il cammino della Fortitudo è stato particolare: fatica all’inizio e poi tante vittorie. C’è una partita, o anche più di una, che ha cambiato il corso della stagione e vi ha dato coscienza delle vostre possibilità?
«La vittoria per 1-6 con il San Marino, all’andata, è stata emblematica. Era una partita delicata perche venivamo da un momento difficile e perdere ancora punti avrebbe significato compromettere la situazione, invece abbiamo dato una grande prova di gioco, di carattere e di coesione. È stata una vittoria che ci ha caricate e dato fiducia per proseguire il cammino».
In questa stagione ci sono state parecchie novità: nuovo allenatore, nuovo vice allenatore, nuove giocatrici. Evidentemente questi cambiamenti hanno fatto bene a tutta la squadra.
«Sono parecchi anni che alla Fortitudo, ogni stagione, si cambia staff. Quest’anno devo dire che rispetto alle passate stagioni, dove magari si era fatta più fatica, nonostante ci sia voluto tempo per ambientarci, abbiamo trovato i meccanismi giusti. Abbiamo instaurato dei bei rapporti tra di noi e questo poi si riflette sul campo; quindi non è un caso che poi i risultati arrivino».
I numeri parlano da soli. Siete il secondo migliore attacco (63 gol fatti) e la seconda migliore difesa (18 gol subiti) del girone C; ci sono solamente quattro squadre in tutto il campionato di serie B con una differenza reti migliore di quella gialloblù, ovvero Florentia, Inter Milano, Pro San Bonifacio e Roma: si aspettava dati del genere?
«Sono numeri importanti, numeri che ci caricano ancora di più. Sin dall’inizio pensavo che avessimo una rosa competitiva e che meritassimo di essere ai vertici del campionato. Ovviamente tutto questo bisognava dimostrarlo sul campo perché non c’è nulla di scontato e, finora, l’abbiamo dimostrato. Sono numeri importanti, che fanno capire che la squadra funziona, e dobbiamo continuare così».
Se dovesse mandare un messaggio alle sue compagne prima delle ultime e decisive partite, cosa direbbe?
«Il nostro cuore matto deve continuare a battere e a lottare fino alla fine, poi potrà scoppiare di gioia».
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