Al Rome Cavalieri a Waldorf Astoria l’Assemblea, presieduta dall’ex presidente federale Franco Carraro, non ci sono state sorprese: con il 73,45% (369, 84) dei voti Gabriele Gravina è stato rieletto alla presidenza della FIGC.
La fumata bianca è arrivata già al primo scrutinio, con l’altro candidato Cosimo Sibilia che si è fermato al 26,25 (132,17) dei voti. Eletto per la prima volta il 22 ottobre 2018 dopo il Commissariamento della Federazione, Gravina guiderà quindi la FIGC fino al 2024.
La sua vittoria era già preannunciata, poiché la sua candidatura era appoggiata e sottoscritta da Lega Serie A, Lega Serie B, Lega Pro,
AIC e AIAC.
Molto significativo il messaggio di Infantino – che ha dichiarato al neo eletto Gravina:
“Presidente Lei è la speranza per il futuro, l’Italia ha avuto un ruolo importante e mi voglio congratulare con tutta la FIGC, e mi raccomando per il calcio femminile, per le riforme e le infrastrutture: uniti si vince e divisi si perde”. Parole molto importanti, che sono un ottimo inizio, per il futuro del nostro calcio femminile e di tutto il movimento.
Parole d’elogio per la FIGC e per come ha saputo affrontare la pandemia sono arrivate anche dal presidente del CONI Giovanni Malagò: “Il CONI non potrà mai essere un grande CONI se non avrà vicino la FIGC e penso che la Federcalcio non potrà mai esprimere tutto il suo potenziale se non avrà vicino il Comitato Olimpico. Sono due mondi che non si devono mai fronteggiare né ostacolare, anche se capisco che non sia così ovvio, ma l’obiettivo deve essere comune. Avevo qualche perplessità su come dovesse ricominciare il calcio dopo il primo lockdown, ma vi ho fatto tanti complimenti e li faccio ancora oggi sia a Gabriele Gravina che a Cosimo Sibilia, perché entrambi hanno sostenuto la necessità di rimettere in moto la macchina”.
Sul palco sono poi saliti confermando il proprio sostegno a Gravina il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino, il presidente della Lega Serie B Mauro Balata, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli e i presidenti di AIC e AIAC Umberto Calcagno e Renzo Ulivieri. La Lega Nazionale Dilettanti ha ribadito l’appoggio a Sibilia, mentre il neo presidente dell’AIA Alfredo Trentalange ha annunciato la ‘neutralità’ dell’Associazione Italiana Arbitri nella contesa elettorale.