Un poker per far volare la sua squadra, proprio come aveva fatto poche ore prima il suo idolo Lautaro Martinez. È stata una domenica indimenticabile per Alessia Rognoni: nel match vinto 5-2 sul campo del Pavia Academy, a pochi chilometri da dove è nata, ha realizzato quattro reti, permettendo all’Hellas Verona di vincere la prima partita in campionato ed emulando l’attaccante della sua squadra del cuore.
“Sono cresciuta in una famiglia interista, non avevo alternative – ammette ridendo la 25enne – e Lautaro è il mio giocatore preferito: le mie compagne scherzando mi dicevano che dovevo fare come lui. Ovviamente non ci credevo, neanche lo potevo immaginare, poi è successo davvero”. Dopo aver festeggiato il successo dell’undici di Inzaghi e applaudito le gesta del Toro, ha trascinato le gialloblù a suon di gol e grandi giocate. Difficile se non impossibile immaginare un ritorno migliore nella sua Pavia. “Ero emozionatissima, chi mi conosce sa come vivo questi momenti. Era la prima volta che giocavo a casa mia, sapevo che sarebbero venuti tanti amici e parenti, ma non mi aspettavo di trovare un’accoglienza così. Non potevo chiedere di meglio”.
Un pomeriggio perfetto, scandito dai tre punti e dalla scalata alla classifica marcatrici della Serie B, che guida con cinque centri. “Il messaggio più bello è stato sicuramente l’affetto e la stima che ho ricevuto da parte di tutti, veramente tutti”. A fine match ha ricevuto l’abbraccio di suo fratello, che – ben prima di Lautaro – è stato il suo punto di riferimento calcistico. “Matteo ha 10 anni più di me e ha sempre giocato, penso di averlo un po’ seguito in questo. Sono innamorata del calcio da sempre”.
Alessia ha iniziato a rincorrere il pallone a cinque anni nell’oratorio di San Martino Siccomario e nella sua carriera ha vestito le maglie di Inter, Riozzese, Como ed Hellas Verona, club in cui milita da tre stagioni. Ha anche collezionato quattro presenze con la Nazionale Under 17 e una con l’Under 23. “Il calcio è un gioco bellissimo: passione, divertimento e impegno aiutano a togliersi grandi soddisfazioni. Questo è il mio spirito, ma è lo spirito che trovo anche nella mia squadra e quindi sono certa che insieme faremo un grande campionato”.
Una filosofia che dal rettangolo di gioco si estende alla vita di tutti i giorni e che l’attaccante ha voluto incidere sulla sua pelle. La sua forza – in campo e fuori – riassunta in una parola: uragano. “Un’amica un giorno mi ha detto che sono un uragano di vita, e allora abbiamo deciso di tatuarcelo insieme”.