Sarà di nuovo Juventus contro Roma. Le bianconere si aggiudicano la seconda semifinale della Final Four del Campionato Primavera superando 3-1 l’Inter e ottenendo il pass per il match che metterà in palio il titolo di campionesse d’Italia. La squadra di Piccini conquista la sua quarta finale consecutiva e domenica alle 17.30 cercherà di avere la meglio sulle giallorosse, vincitrici delle ultime tre edizioni della competizione. La gara sarà trasmessa in diretta sul sito della FIGC e sul canale Youtube della Divisione Calcio Femminile.
Al ‘Giacinto Facchetti’ di Cologno al Serio, davanti a più di 300 spettatori e sotto lo sguardo attento dei tecnici delle prime squadre Montemurro e Guarino, le calciatrici danno vita a una gara caratterizzata da grandi giocate e repentini cambi di fronte. I primi 20’ della Juve sono praticamente perfetti, ma dopo le reti di Moretti e D’Auria arriva la perla di Calegari che rimette in discussione il risultato, prima del sigillo finale dell’attaccante classe 2005 della Juve, che mette la firma sul match con una straordinaria doppietta.
La partita – Come previsto alla vigilia della gara è la Juventus a tenere il pallino del gioco, l’Inter si chiude e cerca di sorprendere le vicecampionesse d’Italia in contropiede. Tutto inutile, perché i primi minuti di gioco sono un monologo bianconero: l’undici di Piccini sblocca il risultato al 6’ con un’azione travolgente di Moretti, che si fa trovare pronta sul lancio in profondità di Bertucci e, dopo aver bruciato in velocità Bufano, dribbla Belli e deposita in rete il pallone. Due minuti dopo è D’Auria a trovare il 2-0 con un preciso colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto alla perfezione da Schatzer.
La Juve sembra viaggiare a una velocità superiore, Belli – autrice di ottimi interventi – e la retroguardia nerazzurra cercano con fatica di arginare lo strapotere delle rivali, che vengono però punite alla prima disattenzione. Al 25’, nella prima vera sortita offensiva della squadra, Calegari semina un paio di avversarie e dal limite dell’area fa partire una conclusione che si insacca nell’angolino della porta difesa da Mustafic. Il gol della numero 7 cambia l’inerzia del match e l’undici di Mandelli inizia a credere nella clamorosa rimonta.
La formazione torinese ad inizio ripresa adotta un atteggiamento più guardingo, evitando di concedere pericolose ripartenze alle ragazze allenate da Mandelli, che alla luce del regolamento – in semifinale non sono previsti i supplementari, passa la formazione con il miglior piazzamento nella regular season – dovrebbero fare due gol per conquistare la seconda finale del club dopo quella vinta nel 2019. Le bianconere si affidano alle geometrie di Schatzer, che non sbaglia un pallone, al pressing delle attaccanti e a una linea difensiva bloccata, queste le mosse che permettono alla squadra di non rischiare quasi nulla. L’unico pericolo arriva all’81’ con un tiro dal limite di Fornara che sfiora il palo a portiere battuto. Quattro minuti dopo Moretti approfitta di una disattenzione della difesa nerazzurra e trafigge l’incolpevole Belli, dando il via sotto la pioggia battente ai festeggiamenti della squadra, attesa ora dalla rivincita contro la Roma.
Come avvenuto lo scorso anno la Roma supera il Milan nella prima semifinale della Final Four del Campionato Primavera e conquista l’accesso alla finalissima, la quinta di fila per la società giallorossa. Al ‘Giacinto Facchetti’ di Cologno al Serio la squadra di Viglietta si impone 3-0 grazie al sigillo di Montesi e alla strepitosa doppietta di Kramzar, che dopo aver contribuito a suon di gol e grandi prestazioni allo scudetto della prima squadra andrà ora a caccia del medesimo traguardo con la formazione Under 19. Il Milan – che in questa stagione si è aggiudicato il Torneo Viareggio – ha comunque messo in grande difficoltà le capitoline, non riuscendo però a concretizzare le occasioni capitate sui piedi di Crevacore (espulsa nei minuti di recupero) e Rossi.
La partita – Il Milan parte forte e in avvio di gara mette in difficolta la Roma spingendo sull’out di destra con Renzotti e Cesarini, che con il loro mix di tecnica e velocità provano a trovare un varco nella difesa avversaria. Le giallorosse fanno buona guardia e cercano invece di colpire in contropiede, ma il primo quarto d’ora scorre via senza occasioni da rete. Al 17’ arriva il primo spavento per le rossonere, che si salvano grazie all’ottima chiusura in scivolata di Crevacore, bravissima a sbarrare la strada a Pellegrino Cimo al momento del tiro.
Con il passare dei minuti la formazione capitolina aumenta il ritmo delle proprie giocate e al 34’ è Kramzar, l’osservata speciale numero uno, a trovare la rete del vantaggio: la centrocampista slovena classe 2006 – che ha già segnato con le ‘grandi’ sia in Serie A che in Coppa Italia – sfrutta la disattenzione della retroguardia rossonera e si avventa sulla respinta corta di Beka trovando una conclusione di destro che non lascia scampo al portiere rossonero.
Ad inizio ripresa le detentrici del titolo controllano il giro palla nel tentativo di addormentare il match. Il Milan si affida agli strappi di Sevenius, costretta però a fare i conti con la reattività delle calciatrici che a turno si sono messe sulle sue tracce. La manovra della Roma gira attorno alla classe e alla fisicità di Kramzar, che nonostante sia una delle più giovani in campo guida le sue compagne con una maturità fuori dal comune. L’undici di Corti si riaffaccia dalle parti di Merolla con un tiro dai 20 metri di Crevacore deviato in angolo dalla numero uno avvarsaria, che si ripete poco dopo sul doppio tentativo ravvicinato della neoentrata Rossi.
Nei minuti finali gli animi si scaldano e il direttore di gara è costretto ad espellere per proteste la stessa Crevacore, che fino a quel momento era stata una delle migliori in campo. Subito dopo il rosso, sugli sviluppi di un calcio di punizione calciato dalla trequarti arriva il piattone volante di Kramzar che chiude i giochi. Al 95’ c’è gioia anche per Montesi, che si presenta a tu per tu con Beka e di destro la trafigge per il definitivo 3-0.