La Roma batte 2-1 la Juventus nel posticipo della 4ª giornata della Post Season e ipoteca il secondo Scudetto della sua storia. Finisce 2-1 per le prime della classe il terzo scontro diretto con le bianconere in questo campionato; in generale si tratta della quarta vittoria contro la Vecchia Signora per il club capitolino, più di quante ne abbia conquistate qualsiasi altro in Serie A. Primo posto consolidato inoltre per la squadra di Spugna, che ora vanta 13 punti di vantaggio nei confronti delle rivali e vede il titolo ad un passo. Il match point potrebbe infatti già arrivare nel prossimo turno contro la Fiorentina, perché in caso di successo (o di pareggio se la Juventus non dovesse battere il Sassuolo) sarà Tricolore.
In un Tre Fontane da giorni sold out – più di 2500 gli spettatori presenti, tra cui la dirigenza della Roma e il ct della Nazionale femminile Soncin – le padrone di casa partono forte e producono la prima clamorosa chance per portarsi avanti dopo soli tre minuti: Giacinti scappa sulla corsia di destra ed effettua un cross basso al centro, Giugliano arriva puntuale a rimorchio sul pallone ma il suo destro da posizione invitante si impenna. Il vantaggio delle capitoline però è solo questione di minuti: al 5’ infatti, Pilgrim si mette in proprio e, dopo aver saltato Calligaris, trafigge Peyraud-Magnin con una conclusione potente sul suo palo.
Le ospiti rispondono poco dopo con un destro a giro di Boattin che termina vicino all’incrocio dei pali. Al 28’ è Caruso invece a tentare il tiro dalla distanza, con il pallone che termina di poco sopra la traversa. Appena superata la mezz’ora torna a spingere la Roma, che guadagna un corner grazie alla respinta incerta di Peyraud-Magnin sulla conclusione da lontano di Greggi; il portiere francese si fa però trovare pronto prima sul tiro-cross velenoso di Giugliano e poi sulla ribattuta di Linari. I ritmi sono alti ma sono le giallorosse a chiudere la prima frazione in attacco: cross sul secondo palo di Giacinti per Haavi, con la norvegese che sfiora di testa senza inquadrare lo specchio.
A inizio ripresa il parziale cambia a favore della Juventus: traiettoria precisa di Caruso su una punizione dalla trequarti e tap-in vincente di Girelli, completamente dimenticata dalla linea difensiva della Roma.
Le bianconere provano a sfruttare l’entusiasmo del pareggio con due tentativi di Beerensteyn, murata in entrambe le occasioni da Bartoli. L’1-1 però, in chiave classifica, non basta alle piemontesi, e Zappella al 60’ opera i primi cambi: Bonansea prende rileva Thomas e Gunnarsdóttir Caruso (ammonita al 54′). Nello stesso slot sostituzione anche per Spugna, che mette Viens al posto di Giacinti al centro del tridente offensivo. La prima delle subentrate a farsi vedere è Bonansea, che prova invano a sorprendere Ceasar; ma al 69’ sono le padrone di casa a sprecare la chance del raddoppio: percussione rapida di Haavi che serve benissimo Pilgrim a destra, la svizzera riceve palla ma al posto di cercare il diagonale la restituisce alla compagna, sul cui tentativo si immola Calligaris. Le giallorosse insistono e dopo un paio di minuti un doppio scontro nell’area avversaria scatena le polemiche: le protagoniste sono Viens-Calligaris e poi Pilgrim-Salvai, ma secondo l’arbitro mancano gli estremi per un calcio di rigore e il gioco prosegue tra accese polemiche. All’80’ altro punto cruciale del match: entrata in ritardo di Bonansea su Giugliano al limite della propria area e secondo giallo per l’attaccante, che deve abbandonare il campo. Ad incaricarsi del piazzato è proprio la 10 giallorossa, che col destro lambisce il palo. La Juventus dalla parte opposta non si scoraggia e sul capovolgimento di fronte guadagna una punizione che batte Boattin – anche per il terzino bianconero il gol sfuma di un soffio. Zappella inserisce Cascarino (al posto di Echegini) per rinforzare la fase difensiva, ma all’85’ Viens mette a segno il colpo del ko: la canadese trova l’opposizione di Peyraud-Magnin sul primo tentativo, ma la potenza del secondo “buca” i guantoni del portiere francese, che ci arriva ma non trattiene. Terzo gol in tre confronti per la classe ’97 in campionato contro la Juventus, che diventa la sua vittima preferita nel torneo.
Gli ultimi minuti sono estremamente concitati ma al triplice fischio è boato al Tre Fontane per il successo della capolista, che si avvicina sempre di più al secondo Scudetto della sua storia, potenzialmente matematico già nel prossimo weekend.