Photo Credits: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

L’amichevole di lusso tra Italia e Spagna ha sicuramente regalato agli spettatori un paio d’ore divertenti e con l’espressione di un calcio di qualità da ambo le parti.
Dopo un primo tempo un po’ timido, le azzurre hanno approcciato la ripresa spinte dalla voglia di dimostrare il loro valore. Nonostante non abbia prevalso né una né l’altra squadra, la prestazione delle azzurre è stata a tutti gli effetti una prova di solidità e concretezza, e hanno giocato tutte quante un ottimo match; si può dire che una vittoria non sarebbe guastata, visto il gioco proposto. Complici i tanti impegni tra campionato e Champions League, alcune sono entrate in partita stanche e affaticate, come c’era da aspettarsi, ma la squadra è riuscita a dare filo da torcere alle Furie Rosse. Ottimo lavoro, insomma.

GIULIANI 7,5 – para tutto, persino l’aria fa fatica a farsi spazio nella sua porta, e le sue uscite sono sempre sicure; provvidenziale a mano aperta su García nel primo tempo, evita un clamoroso autogoal nella ripresa. Non può nulla sulla rete di Redondo. Se dovessimo disegnarla, di certo le aggiungeremmo otto braccia come a un polpo.

DI GUGLIELMO 7,5 – tra le migliori in campo. Dopo un avvio di gara in sofferenza, prende le misure e si riscatta su una palla goal velenosissima. Come una stecca da biliardo, riesce a imbucare palloni altrettanto pericolosi per le compagne. Viene ammonita nel secondo tempo per un fallo tattico, ma la sua è una prestazione sontuosa e di grande intelligenza.

LENZINI 7 (dal 65′ PIGA 6 – si vede poco, nella mezz’ora a disposizione. Dopo aver rotto il ghiaccio, però, dà prova di poter gestire, almeno un po’, un osso duro come Putellas, ma commette qualche sbavatura di troppo su una indiavolata García) – caparbia nel pressing, anticipa tutte le spagnole in fase di copertura. Tallona le avversarie e non le lascia respirare marcandole in modo soffocante, salva anche lei una palla goal cristallina di García. Micidiale.

LINARI 7 – la sbavatura del quasi-autogoal non incide su una gara più che convincente. Aggressiva nei raddoppi e negli anticipi, rallenta le azioni spagnole e si trasforma in un muro, incita le compagne a non farsi schiacciare, perché a schiacciare fuori dall’area le avversarie ci pensa proprio lei. Una vera leader.

BERGAMASCHI 6,5 – brava nel recupero dei palloni, cerca di pescare le compagne in corsa per andare a fare goal; nel secondo tempo tenta la conclusione da fuori area e riesce a trovare più spazi sulla fascia.

GIUGLIANO 7 – un primo tempo splendido: giocate eleganti e di qualità, bellissime verticalizzazioni, trova il giusto tempo per le imbucate alle attaccanti, arretra quando necessario. Nella ripresa fa più fatica, ma tenta una conclusione insidiosa al 70′ e, non si sa dove, trova un cumulo di energie che l’aiuta a farsi forza. Non fa fatica a servire Dragoni e Greggi, pennella un pallone indescrivibile sulla testa di Beccari per riacciuffare la Spagna.

CARUSO 6,5 (dal 54′ GREGGI 6,5 – entrata nell’ultima parte di gara, si accolla ad Alexia Putellas e non la lascia più, chiude molti palloni pericolosi in angolo. Centrocampista, attaccante, difensore. Per poco non ha giocato anche in porta, ma ne sarebbe stata capace) – detta il gioco e copre il pallone nei raddoppi per tutto il primo tempo, ostacola bene il gioco delle avversarie. Nella ripresa gioca soltanto i primi dieci minuti, ma riesce comunque a servire bene le compagne. In una parola, “certezza”.

BOATTIN 7 (dal 72′ SOFFIA 6,5 – nel poco tempo sul terreno di gioco, si staglia come un fossato al limite dell’area di rigore e blocca la circolazione delle avversarie, che non riescono a raggiungere la porta. Lotta anche col fisico) – il primo tempo è faticoso e non riesce a farsi spazio nelle maglie spagnole, sempre troppo strette. Nel secondo tempo riesce ad allentarle e, seppur affaticata per via della sua condizione, gioca bene nelle chiusure e nei raddoppi. Colpisce due legni, sfiorando un goal pazzesco che si schianta invece contro l’incrocio. La traversa sta ancora tremando.

CANTORE 6 (dal 54′ CAMBIAGHI 7 – l’attaccante nerazzurra ha dato una svolta alla partita e all’atteggiamento della squadra. Al suo ingresso tocca un paio di palloni e tenta la conclusione, gioca bene anche in fase difensiva. Riesce anche a scovare le compagne in profondità, avrebbe meritato il goal) – le partite di campionato e Champions League si sono fatte sentire, ma la sua prova in campo è comunque sufficiente. Aiuta anche in fase di copertura, per un certo periodo riesce a mettere in difficoltà Codina, si spegne un po’ sul finire del primo tempo.

GIACINTI 5,5 (dal 65′ BECCARI 7,5 – insiste e pressa bene già dal suo ingresso, è generosa con le compagne e le cerca in area. Da vera bomber, incorna di testa un pallone arrivato su calcio d’angolo e regala il meritato pareggio alle azzurre; è lei il torero che controlla le Furie Rosse, e non il contrario) – non è serata, per l’attaccante giallorossa. Come un toro di fronte al rosso, si fa ipnotizzare dal colore delle maglie spagnole e non riesce a uscire dalla corrida. Prova a dare una svolta alla sua gara con una girata che, però, non finisce come sperato.

BONANSEA 5,5 (45′ DRAGONI 7 – entra in medias res e gioca un secondo tempo di altissimo livello; anche quando controlla male un pallone, ne esce qualcosa di lodevole. Cerca di andare in goal, non si fa spaventare né da Putellas né dalle compagne di club del Barcellona e riesce anche a batterle in più occasioni. Gioiellino) – anche l’attaccante bianconera sente il minutaggio nelle gambe. Alta nel pressing, è troppo poco lucida sotto porta, fa fatica a scappare in velocità nelle ripartenze e non riesce ad azzeccare i tempi giusti per fare male alla Spagna.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.