“Se ti potessi dire”, di Vasco Rossi, è la canzone preferita di Claudia Saggion. C’è un significato, profondo, e nella giornata nazionale del Fiocchetto Lilla dedicata ai disturbi alimentari lo è ancora di più. Oggi, Claudia è una delle leader dell’H&D Chievo Women sesto nel campionato di Serie B (impegnato domenica sul campo del Bologna) e a 26 anni è nel pieno della sua carriera di calciatrice. Ma non è stato sempre tutto così bello: “La canzone di Vasco parla di momenti di crisi da cui ci si è ripresi. Quando ero più piccola, intorno ai 14 anni, ho sofferto di anoressia: il calcio era tutto quello che avevo e mi sono detta ‘non posso dover smettere di giocare per questo’. Il calcio mi ha aiutato a uscirne”. Ma la storia di Claudia è uno spunto di riflessione: “Secondo me non si conosce il rischio reale, perché il disturbo è la conseguenza, e ci sono delle cause dietro queste problematiche. In Italia si sfrutta troppo poco la figura dello psicologo, e vale lo stesso discorso per le squadre di calcio”. Saggion ne parla con incredibile consapevolezza di chi ha trovato il problema, lo ha combattuto, lo ha risolto.
Un altro problema, Claudia lo ha dovuto affrontare a inizio 2024: una botta alla testa in allenamento talmente forte da provocare mal di testa “a ogni cosa facessi. Ho dovuto riabilitare il mio cervello a fare tutto, anche semplicemente una pallina”. A calciare il pallone, fortunatamente, Claudia si è subito riabituata, riprendendo a vivere il campo come le capita da quando è bambina: “Avevo 4 anni quando mamma provò a portarmi a fare ginnastica artistica, ma sono sempre stata attratta dal campo dietro la palestra che dalla palestra stessa. Non sapevo cosa fosse il calcio, nessuno in famiglia ci aveva mai giocato, tranne mio cugino, ma capii subito di voler fare questo. Lo sport è passione allo stato puro e occasione di crescita. Quando avevo 18 anni ho fatto le mie serate, ora che il calcio è diventato il mio lavoro non ne faccio più ma non lo vivo come una rinuncia”.
I sacrifici di Claudia sono stati quelli dei genitori, che fin da bambina hanno sostenuto i sogni di una ragazzina che ha scalato le rappresentative locali, trovandosi in squadra anche pilastri dell’attuale Nazionale come Manuela Giugliano e Lisa Boattin. “Giugliano è la calciatrice che vorrei sempre nella mia squadra, per me rimane sempre ‘Manu’, la ragazza conosciuta nei tornei estivi con il Barcon e che faceva l’attaccante”. Saggion, invece, da centrocampista su un campo d’erba si è trovata anche a piedi nudi sulla sabbia, persino con la maglia della Nazionale addosso.
“A Curtarolo, dove vivo, c’era una squadra di calcio a 5 di Serie A, la Rambla – ricorda –. Alcune ragazze mi proposero di giocare un torneo di beach soccer in Portogallo. Sono arrivata fino in Nazionale: all’inno di Mameli le gambe tremano, si è avverato un sogno, e in un mondo che fino a qualche tempo fa era così pieno di pregiudizio nei confronti delle donne è stata una soddisfazione ancora maggiore”. Saggion, dopo aver studiato Mediazione Linguistica e Interpretariato (“Amo viaggiare, spero di andare presto in Giappone”), ora ha intrapreso un altro percorso di studi in Scienze Motorie applicate al calcio. “L’obiettivo da calciatrice è quello di giocare in Serie A – ammette –. Quando smetterò, mi piacerebbe rimanere nel calcio: adoro la parte tattica, sogno di lavorare in un grande club come match analyst. I miei modelli di calcio? Guardiola e De Zerbi”.
Altri sportivi di riferimento: Michael Jordan, Jannik Sinner, Zlatan Ibrahimovic, Lewis Hamilton, Rafa Nadal. “Amo lo sport in ogni sua rappresentazione”. Compreso il surf, stessa passione di un’altra calciatrice di Serie B, Teresa Fracas, che Saggion ha conosciuto ai tempi di Cittadella: “Il mio unico tatuaggio è un’onda che ho sulla caviglia. L’ho fatto a Tenerife, dove i miei nonni materni hanno vissuto per tanti anni. Appena andavo lì, la prima cosa che facevo era fiondarmi su una tavola”. Lontana da ogni pensiero, anche da quelli che le stavano rovinando la vita, prima della svolta, nel segno del pallone.
LE ALTRE PARTITE Il duello tra Ternana e Lazio, appaiate a 53 punti, prosegue con due impegni in trasferta: umbre a Roma contro la Res Women, biancocelesti a Brescia. Fuori casa anche il Cesena, terzo (sul campo del PaviaAcademy), e il Parma, quarto, a Verona. Completano il quadro SanMarinoAcademy-Arezzo, Tavagnacco-Genoa e Freedom-Ravenna. Tutte le gare saranno trasmesse in diretta sul canale YouTube di Be.Pi Tv.