Riprende da Venezia, nella sede del Comitato Regionale Veneto, il programma di incontri del presidente della FIGC Gabriele Gravina con i rappresentanti del calcio dilettantistico e giovanile su tutto il territorio nazionale. Questa visita, che è parte di un tour annunciato nell’Assemblea Federale elettiva dello scorso febbraio, succede a quelle in Sardegna, Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo, Campania, Piemonte e Lombardia e precede quella attesa per domani in Friuli Venezia Giulia.
Il numero uno della Federazione ha incontrato in laguna il Consiglio Regionale presieduto da Giuseppe Ruzza e nell’incontro con i media ha colto l’occasione per congratularsi ancora una volta con il Venezia per il ritorno in Seria A dopo 19 anni alla presenza dello Special Advisor per le infrastrutture Andrea Cardinaletti, che gli ha donato una maglia personalizzata.
“L’obiettivo della mia visita – ha dichiarato Gravina – è toccare con mano la situazione del calcio di provincia, il calcio dei territori per illustrare quanto abbiamo già fatto e per dare ulteriori risposte alle criticità emerse dal prolungato stop imposto dalla pandemia, ma desidero rinnovare ancora una volta i miei complimenti al Venezia per la storica promozione e il bel messaggio di bellezza e gioia comunicato al mondo”.
Durante l’incontro si è parlato della ripresa dell’attività di base, delle difficoltà economiche del momento, dell’ammodernamento degli impianti, di riforme strutturali e del decentramento amministrativo, ma anche delle promesse mantenute dalla FIGC verso il mondo dilettantistico come i contributi e il ristorno dei costi di settore giovanile e scolastico in favore delle società, nonché i rimborsi contenuti dal decreto ‘Sostegni bis’ per le spese sanitarie sostenute dai club che hanno ripreso a giocare.
“Ringrazio il presidente Gravina della sua visita – ha dichiarato Ruzza – ma soprattutto delle sue risposte, della sua concretezza e della sua determinazione. In un periodo così difficile, il suo sostegno non è mai mancato perché volto sempre alla ripresa, alla riapertura in sicurezza. Noi siamo per affermare che i praticanti del nostro mondo sono tutti di rilevanza nazionale, indipendentemente dalla categoria in cui giocano”.
“Sono qui – ha affermato Gravina – perché è mia intenzione accorciare le distanze tra la FIGC e i territori, raccogliendo suggerimenti utili a completare il processo di sostegno al calcio di base, iniziato con lo stanziamento di diversi contributi e l’approvazione di norme che hanno consentito la ripresa dell’attività, e delineando un piano per recuperare i 200 mila tesserati che nell’ultimo anno hanno smesso di giocare. Lo dobbiamo ai giovani e alle loro famiglie, perché senza sport rischia di essere una generazione penalizzata per sempre dal Covid, invece il calcio è la cura, la soluzione per tornare alla normalità perché ci aiuta a relazionarci con il prossimo”.
Credit Photo: FIGC – Federazione italiana Giuoco Calcio