Calciatrice, ma anche istruttrice di nuoto e allenatrice nel settore giovanile, la 22enne ligure è cresciuta in una famiglia amante dell’acqua: “Papà e zio surfisti, mio fratello in Serie A di pallanuoto. Io però ho preferito l’area di rigore”. Domenica la seconda di ritorno: Lazio a Genova, Ternana in casa col Ravenna.
Trovare un momento della giornata per parlare con Teresa Fracas non è la cosa più semplice del mondo. L’agenda è fittissima: al mattino in campo a tirare palloni in porta, nel pomeriggio a bordo piscina a fare l’istruttrice di nuoto per bambini, poi di nuovo in campo ad allenare le giovani del Brescia. Il pallone e l’acqua sono due elementi che nella vita di Teresa, che il 4 marzo compirà 23 anni, non sono mai mancati. Non sempre in questo ordine di importanza: perché Fracas domenica scorsa ha segnato una doppietta nel 5-0 al Tavagnacco, ma “si parla talmente tanto di calcio che, appena posso, cerco di staccare”. Di calcio, prima di scoprire Teresa, bisogna però parlarne almeno un po’.
“La stagione sta andando bene ma non troppo – racconta -. Cerco di andare contro ogni difficoltà, perché non sempre in campo sono riuscita al 100% a essere me stessa. Un attaccante ha bisogno di segnare, ma io vorrei fare ancora di più e non riuscire a farlo mi penalizza. Spero che la doppietta di domenica scorsa sia la svolta della mia stagione”. Professione attaccante, poi i segni particolari: “Lavoro molto in area, non sono troppo veloce, ma cerco di sfruttare il fisico. Il mio forte è il colpo di testa e, tra le attaccanti che ho trovato in questi anni nelle mie squadre, da Daniela Sabatino al Sassuolo ho avuto modo di imparare tanto”.
Dal Sassuolo al Cittadella, poi la Pro Sesto, adesso il Brescia. Prima ancora il Ligorna e il Genoa. Stop, basta parlare di calcio. Con Teresa se ne parla, e bene, soltanto legandolo a esperienze di vita. Una vita iniziata a Bogliasco, in Liguria, dove la famiglia Fracas ha il mare nelle vene: “Mio padre e mio zio fanno tuttora surf, mio fratello Andrea gioca nella Serie A di pallanuoto. Vivendo in una città di mare, per noi rappresenta tutto. Andare a guardare il mare per me rappresenta un senso di libertà”. Aveva iniziato con la pallanuoto anche Teresa, prima di provare il calcio e di non lasciarlo più. Casa, invece, Fracas l’ha dovuta lasciare presto, ma la famiglia non la molla: “Mamma e papà vengono a vedermi appena possono, altrimenti mi seguono come tutto il resto della famiglia”. Dove le nonne hanno un ruolo primario: “Nonna Amalia capita si spaventi nel vedere i contrasti, nonna Gianna invece prima di operarsi al ginocchio si faceva anche due ore di macchina per venirmi a vedere. E’ stata lei, vedendo una partita del Cittadella, ad avvisare mamma del mio infortunio…”.
Impietoso, tra l’altro: rottura del crociato, arrivata nel 2020 in un anno già tribolato di suo per tutti i cittadini del mondo per via del covid. “Ho subito tre operazioni in meno di un anno – ricorda -. La prima a novembre, per ricostruire il crociato; la seconda nel luglio del 2021, per pulire l’articolazione; la terza un mese dopo, a Roma dal prof. Mariani, dopo il quale è cominciata la mia risalita. Ma non è stato facile per niente: uscendo dalle sedute di fisioterapia mi è capitato di piangere perché non vedevo risultati, perché mi facevo un mazzo così. L’aiuto di mio fratello, in quei mesi, è stato indispensabile. E c’era un altro problema: le piscine erano chiuse a causa del covid”.
Ed ecco che torna in scena l’acqua: “A 18 anni ho preso il brevetto da bagnina, mi sono detta ‘non si sa mai dovesse servire’. Questo brevetto mi ha permesso di fare più riabilitazione in piscina in quel periodo, e averla fatta a Genova con mio fratello che mi ha spesso accompagnato è stato di grande aiuto. Non mi prendete per matta: sono quasi contenta che sia successo quello che è successo. Ho capito i miei limiti, in cosa sono migliorata e in cosa devo ancora migliorare”. In piscina, Teresa ci torna tutti i pomeriggi senza stampelle, poi corre al campo, dove ci sono anche tre compagne del Brescia (Serena Magri, Veronique Braida e Letizia Angoli) che allenano le più giovani: “La cosa che mi piace di più, andando al campo, è sentir dire da loro ‘Guarda che ti abbiamo visto, hai segnato’, come se loro riconoscessero che noi siamo lì per loro. Negli occhi delle ragazzine vedi la voglia di fare, di giocare. Ti prendono come ispirazione e questo per noi è una responsabilità. Molte di loro sono state a Cremona per la Supercoppa: un evento bellissimo, che è stato utile anche per capire cosa potrebbe capitare loro tra qualche anno”. Un viaggio, come quelli che ama Fracas: “Il più bello l’ho fatto in Sardegna, quello dei miei sogni è in Thailandia. Dove ovviamente c’è il mare”.
Azzurro, come la maglia della Nazionale che Fracas ha vestito ai tempi delle giovanili: “Il sogno c’è sempre, ma preferisco concentrarmi su me stessa perché se le cose devono andare in un modo vengono da sé. La giocatrice più forte che ho trovato con la maglia della Nazionale? Marta Morreale, che ora è con me nel Brescia. Di lei ho una stima esagerata”. Il Brescia, a metà campionato, è sesto con 27 punti, ma in A ce ne va una, massimo due, e la vetta dista 16 punti, con Lazio e Ternana che precedono Cesena e Parma, le prossime due avversarie del Brescia: “Il mister (Aldo Nicolini, ndr) non ci mette pressione riguardo la classifica, vuole veder migliorare le prestazioni. L’obiettivo è quello di migliorarsi sempre, per arrivare piano piano a fare sempre meno errori”. Saggezza da marinaia.
LE ALTRE PARTITE – Delle due squadre in vetta, l’impegno più duro classifica alla mano ce l’ha sicuramente la Lazio, impegnata a Genova. La Ternana, invece, nel match che inizierà alle 13 ospiterà il Ravenna. Dopo due sconfitte consecutive, il Parma contro la Freedom cercherà di ritrovare la vittoria. Completano il quadro della 17esima giornata Res Women-Bologna, Arezzo-H&D Chievo Women, Hellas Verona-Pavia Academy e San Marino Academy-Tavagnacco. Tutte le gare saranno trasmesse in diretta sul canale YouTube di Be.Pi Tv.