Due squadre separate da soli 4 punti ma accomunate dallo straordinario cammino di questa stagione e da un unico grande obiettivo: conquistare la Serie A. Domani alle 14.30 andrà in scena lo scontro diretto tra Cesena e Lazio: la terza in classifica ospita la capolista, che all’andata ha perso l’unica partita del suo campionato. “Cercheremo di essere noi stesse e di imporre nuovamente il nostro gioco, i nostri valori e la forza del gruppo”, afferma Elena Casadei, romagnola doc e capitana bianconera. “C’è grande desiderio di rivalsa, vogliamo dimostrare chi siamo e mettere in campo la nostra mentalità per ottenere il massimo risultato”, ribatte Francesca Pittaccio, che ormai da cinque anni è uno dei punti di riferimento dello spogliatoio biancoceleste, con o senza fascia al braccio.
Casa e Pit, così le chiamano le compagne di squadra, sono due terzine, entrambe classe ‘96. Sono loro a raccontarsi alla vigilia della sfida che – a otto giornate dal termine del campionato – potrebbe indirizzare l’appassionante volata promozione, alla quale prendono parte anche Ternana e Parma.
“Sono nata e cresciuta a Cesena ed è sempre stato un onore indossare questa maglia – sottolinea la numero 7 – questa è la mia ottava stagione in bianconero e il legame cresce anno dopo anno, un po’ come nelle storie d’amore: è un pezzo del mio cuore, un legame indissolubile reso ancora più speciale dal ruolo di capitana”. Elena ha iniziato a inseguire il sogno da piccolina, sua madre l’ha iscritta a ginnastica artistica ma non faceva per lei, meglio rincorrere un pallone all’aria aperta insieme ai fratelli – il 16enne Tommaso gioca nelle giovanili del club – e agli amici. Ora i genitori sono i suoi primi tifosi e non si perdono una partita: “Mia madre prepara le torte per le trasferte, papà cerca di essere sempre presente, e quando giochiamo in casa portano in tribuna anche nostro il cane”, aggiunge sorridendo.
Pittaccio ha iniziato a giocare ai tempi dell’asilo, voleva che sua madre la portasse nel campetto che c’era davanti alla scuola e, da quando è riuscita a convincerla, non ha più smesso. “I miei, così come i genitori delle mie compagne, vengono a sostenerci ovunque, non importa dove, sono sempre lì e portano lo striscione che mi hanno dedicato. Sono una parte importante di me e della mia vita, calcistica e non”. La carriera della 24 biancoceleste è iniziata alla Lodigiani e proseguita alla Res Roma con cui nel 2015 ha vinto lo scudetto Primavera, in un ‘dream team’ di cui facevano parte tante giovani in rampa di lancio, come ad esempio Caruso, Simonetti, Di Giammarino e la 15enne Greggi, “che già allora era veramente tanta roba”, dichiara senza esitazioni Francesca, che lo scorso anno ha conseguito il master in management dello sport organizzato dalla scuola dello sport di Sport e Salute. Il passaggio alla Lazio è invece arrivato nel 2019 e due anni dopo – con Morace in panchina – le capitoline hanno centrato la prima storica promozione nel massimo campionato.
Dalle vicende personali, il focus delle due calciatrici si sposta sulle rispettive squadre e sul campionato. La speranza di Casadei è che ‘Romagna mia’, la colonna sonora di questo Cesena, possa risuonare alla fine di ogni match, già a partire da domani: “Chi è del posto, a cominciare dallo staff e dall’allenatore Alain Conte, con cui ho uno splendido rapporto, cerca di trasmettere i valori tipici di questa terra. Le nuove arrivate hanno colto in pieno questo senso di appartenenza ed è molto bello quello che siamo riusciti a creare”. Tra queste, c’è anche la 21enne Martina Sechi (in prestito dalla Fiorentina), top scorer del Cesena con 14 reti e pronta a trascinare le bianconere a suon di gol in questo rush finale. “È cresciuta molto da quando è arrivata, ma deve continuare a impegnarsi e non deve perdere la sua sana incoscienza. Mi auguro che possa imporsi sempre di più e vincere la classifica marcatrici. Facciamo tutte il tifo per lei”.
La 27enne romana, che domenica scorsa ha finito i 90’ con la Freedom indossando la fascia da capitana (“una sensazione bellissima e una grande responsabilità”), ha in testa un solo obiettivo. La scorsa stagione il sogno della squadra svanì nello spareggio con il Pomigliano, ma il gruppo è maturato e non vede l’ora di affrontare gli ultimi ostacoli. Una consapevolezza che trae origine anche dal carisma del tecnico Gianluca Grassadonia. “È un trascinatore, ci ha dato una mentalità che prima non avevamo”, conclude Pittaccio, che essendo scaramantica non vuole sentir parlare di Serie A, preferendo pensare a una gara da alla volta, affrontandole come fossero delle finali. “La Lazio ha una grande storia è vogliamo riportarla dove merita”.
LE ALTRE PARTITE. Dopo il big match del venerdì, la 23ª giornata proseguirà sabato con gli altri sette incontri. Si partirà alle 12 con San Marino Academy-Genoa, mentre alle 12.30 la Ternana è attesa dalla delicata trasferta sul campo dell’Hellas Verona di Rognoni e Shore, che ha appena ricevuto la prima convocazione in Nazionale maggiore. La formazione umbra, reduce dal ko con il Parma, spera di poter approfittare del confronto tra Cesena e Lazio per riavvicinarsi alla vetta. Il programma del turno verrà completato da Freedom-Brescia, Parma-Arezzo, Pavia Academy-Bologna, Res Women-Ravenna e Tavagnacco-H&D Chievo Women. Tutte le gare saranno trasmesse in diretta sul canale Youtube di Be.Pi Tv.