Sguardi concentrati, testa alta per non perdere di vista l’obiettivo e qualche sorriso qua e là per smorzare la tensione e dimostrare – anche di fronte alle telecamere – che la squadra è più unita che mai. Dopo un mese di raduno e dopo aver beneficiato di un giorno di riposo per ricaricare le energie, con lo shooting FIFA di questa mattina la Nazionale Femminile è entrata definitivamente in clima Mondiale. Due giorni alla gara inaugurale tra Nuova Zelanda e Norvegia, sei alla sfida con l’Argentina (diretta su Rai 1 alle 9 italiane) che darà il via al torneo delle Azzurre. L’Eden Park di Auckland, la casa degli All Blacks, a fare da cornice a entrambi gli appuntamenti.
Cecilia Salvai, intervenuta nella conferenza stampa odierna, ha descritto l’atmosfera che si respira nel gruppo, che non vede l’ora di mettere in pratica il lavoro svolto nelle ultime settimane. “Si è creata una grande alchimia dentro e fuori dal campo – ha dichiarato il difensore della Juventus – è vero che ci sentiamo un po’ fuori dal mondo, siamo a testa in giù in tutto per tutto, ma ci stiamo godendo questo cammino in un posto meraviglioso. Sono fiduciosa e molto contenta di essere qua: come le mie compagne non vedo l’ora che arrivi il 24 luglio”.
Nonostante abbia saltato per un infortunio al crociato sia il Mondiale del 2019 che l’Europeo dello scorso anno, la numero 23 dell’Italia non vuole sentire parlare di rivincita personale. La sua indole è quella di vivere il presente senza recriminazioni: “Sto vivendo questa avventura come se fossi una giovane alla prima esperienza – ha aggiunto – la voglia che ho io è quella che hanno tutte le mie compagne, anche quelle che c’erano quattro anni fa. Sarà fondamentale iniziare con il piede giusto. È la prima partita del girone che dà lo slancio, in positivo o in negativo. Sarà la più importante e vogliamo assolutamente portare a casa il risultato”.
In una Nazionale che può contare su molte leader, a cominciare dal capitano Cristiana Girelli e senza dimenticare le altre nove Azzurre che nell’edizione disputata in Francia hanno fatto sognare un Paese intero, Salvai si è ritagliata uno spazio importante e, a 29 anni (46 le presenze in azzurro), è pronta a disputare un torneo da protagonista. Come lei, l’Italia. “Vedrete una squadra molto offensiva ma allo stesso tempo attenta e veloce a ricompattarsi in fase difensiva. Il livello è molto alto, c’è grande competizione in tutti i ruoli e questo ci stimola a dare il massimo in tutti gli allenamenti. Nessuna di noi pensa di essere qua solo per partecipare. Puntiamo in alto e questo ci aiuterà durante il percorso”.
Dal sogno di poter affrontare gli Stati Uniti di Megan Rapinoe (“forse è da pazzi però mi piacerebbe”) al suo ruolo di chioccia nei confronti delle giovani del gruppo (come Dragoni, Beccari e Severini, che proprio oggi ha compiuto 20 anni), Salvai termina la conferenza analizzando il lavoro svolto dalla Ct Bertolini, a cominciare dalle prove generali in vista del difficile confronto con la selezione albiceleste. “Loro hanno diverse calciatrici che giocano in Europa e che sono il punto forte della squadra – ha concluso – sono temibili soprattutto in attacco, chi giocherà nella linea difensiva dovrà stare molto attenta. Il nostro reparto offensivo è davvero forte e secondo me possiamo fare male all’Argentina e non solo. Ci stiamo preparando tanto dal punto di vista tecnico-tattico, è questo il modo per creare i giusti automatismi. Lavoriamo da mesi sull’impostazione con la difesa a tre ed è uno stimolo nuovo per tutte noi. Ci sta dando grandi soddisfazioni. Siamo felici, cariche e contiamo i giorni che ci separano all’inizio del Mondiale”.