Credit: Figc

Stop di sinistro, controllo orientato di sinistro, tiro di sinistro, palla all’incrocio dei pali della porta della San Marino Academy e un sorriso stampato in faccia che probabilmente non le si vedeva da tempo. Alice Berti ha bruciato le tappe: l’esordio in Serie A a neanche 18 anni, un prestito alla Sampdoria, due all’estero, poi un altro alla Ternana. “Brescia, per me, significa rinascita totale, leggerezza e serenità – racconta Alice, protagonista della nuova puntata di FACES, il format di FIGC Femminile che racconta le storie delle protagoniste dei campionati -. Non mi ero mai messa in gioco in Italia, quest’anno mi sta servendo per vedere qual è la vera Alice”.

La vera Alice è una giocatrice che il talento lo aveva fatto vedere sin dalle Selezioni Territoriali, poi nelle Nazionali Giovanili e in una finale scudetto Primavera in cui segnò nei 90 minuti e anche nella serie di rigori. Vestiva la maglia dell’Inter, che l’aveva a sua volta dal Milan Ladies: “Quella partita la perdemmo 23-0, ma riuscii comunque a farmi notare. All’epoca mi dividevo tra calcio e atletica, poi ci fu da fare una scelta”. Per Berti, cresciuta in una famiglia milanista, un cambiamento radicale, come quello vissuto una volta varcati i cancelli di Vinovo. Sì, perché c’è un giorno in cui la Juventus è entrata nella vita di questa ragazza cresciuta nel quartiere Bisceglie: “Il direttore Braghin, nel giorno del nostro primo incontro, mi fece trovare una lavagna magnetica con delle pedine. Non l’avevo mai vista. Mise una pedina sulla fascia destra e disse: “Ecco, io ti vorrei lì”. Ci mise un attimo a convincermi, anche perché la Juventus è sempre stata disciplina, appartenenza, continua ricerca dell’innovazione e del miglioramento. Il tunnel a Sara Gama nel primo allenamento con la prima squadra? Una leggenda metropolitana, piuttosto caddi a terra tra le risate generali dopo il primo lavoro atletico sulla forza”.

Di giocatrici di proprietà della Juventus in giro per l’Italia in prestito ce ne sono tante: qualcuna è già tornata alla base (“Chiara Beccari è devastante”), Alice invece si sta facendo largo in Serie B con il Brescia. “L’inizio di stagione è stato un po’ complicato anche perché questo è un progetto nuovo, con un allenatore nuovo (Giovanni Valenti, ndr), ma stiamo andando in crescendo e il lavoro sta iniziando a dare i suoi frutti. Avere tre promozioni in un anno è un’opportunità importante, e noi vorremmo provarci”. Gol che ovviamente non lasciano indifferenti, anche perché le qualità di Berti – convocata anche in Nazionale Under 23, “dove ho avuto la fortuna di giocare con un talento straordinario come Margherita Monnecchi” – le ricordano tutti. “Cosa mi manca per tornare alla Juve? Il destro (ride, ndr). Scherzi a parte, lavoro per migliorare quotidianamente, cercando di capire i momenti del gioco e scannerizzando il campo il più possibile. In campo mi muovo, mi sposto dalla mia posizione, ma sto imparando ad avere pazienza”.

Se l’idolo “marziano” di Alice è Messi, c’è una giocatrice che Berti ha come ispirazione. “Martina Rosucci. Per i valori, per ciò che trasmette, per non aver mai perso il suo modo di brillare nonostante quello che ha passato. Spero di essere un minimo quello che lei è per tutte noi giovani. La sua opinione per me è molto importante”. Di momenti di difficoltà ne ha avuti anche Alice, che a 21 anni ha la consapevolezza di riconoscere gli errori. “Se potessi tornare indietro, finirei la scorsa stagione in Spagna. Pensavo fosse il momento di tornare in Italia ma l’importante, quando si sbaglia, è riconoscere gli errori e non mentirsi”. La Spagna e il calcio spagnolo, infatti, l’avevano folgorata: “Se il mio sogno è tornare alla Juventus, uno degli obiettivi è quello di tornare a giocare in Spagna, dove si gioca un calcio che sento mio”. Prima del Logroño, Berti era andata in prestito al Servette, in Svizzera: “Le due esperienze fuori dall’Italia sono state totalmente diverse. Con il Servette si giocava un calcio più fisico in cui io cercavo di esprimere al meglio le mie qualità tecniche: ho vinto un titolo e ho capito di avere tanta fame di vincere ancora, senza limitarmi al compitino”.

Non si limita al compitino neanche quando parla Alice: si racconta a cuore aperto, e quello che esce è un ritratto di una ragazza con tanti interessi, che il talento mostrato in campo sembra volerlo sprigionare anche nella vita di tutti i giorni. “Ho una grande passione per l’arte e per i tatuaggi – dice -. Due sono dedicati al calcio: uno, un orologio, per i miei esordi in campionato e in Coppa Italia, arrivati nello stesso giorno del mese, il 22; l’altro è il numero 99, il primo avuto in Serie A con la Juventus. Oggi porto il 19: era quello che aveva Messi da giovanissimo ma che indossa anche Paula Serrano al Servette, uno dei miei modelli”. L’arte, si diceva: “Vado a vedere mostre, l’ultima di Marina Abramović anche con una mia compagna di squadra, Ludovica Nicolini. L’arte è la chiave del mondo: apre la mente”. L’arte, ma non solo: “Apre la mente anche conoscere le lingue. Se non facessi la calciatrice, probabilmente sarei una traduttrice. Ho studiato per questo: parlo inglese, spagnolo e un po’ di francese. Mi piace l’idea di trasformare qualcosa che la gente non capisce per la sola presenza di una barriera linguistica”. Un po’ come vedere lo spazio in campo quando lo spazio non c’è: prerogativa dei grandi talenti.

LE ALTRE PARTITE Detto di Vis Mediterranea-Brescia, il duello a distanza tra Parma e Ternana prosegue con l’impegno casalingo delle gialloblù di Colantuono contro l’H&D Chievo Women e con quello delle umbre sul campo della San Marino Academy (unica partita in programma alle 15, le altre alle 14.30). Il Bologna, terzo, fa visita all’Hellas Verona; il Genoa ospita il Cesena mentre la Freedom riceverà il Pavia Academy. Completano il quadro Arezzo-Res Women e Orobica-Lumezzane. Da questa domenica, tutte le partite del campionato di Serie B Femminile saranno trasmesse in diretta su Vivo Azzurro, la piattaforma OTT della FIGC. Hellas Verona-Bologna, invece, sarà protagonista de ‘Il CaroBello’, la fotogallery online sui canali social di FIGC Femminile e su figc.it di una partita per ogni domenica di campionato.

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