Al termine della tiratissima sfida di andata dei play off, entrambi gli allenatori coinvolti si sono dimostrati soddisfatti, delle prestazioni delle proprie ragazze.
Per il torinista Mauro Sardone, è stata “ una partita equilibrata, giocata bene con buon ritmo e discreta tecnica. Noi siamo stati penalizzati dagli episodi, con un rigore ed una punizione magistrale, ma sono molto contento della mia squadra, perché ho visto molte cose buone e soprattutto l’intensità giusta”.
Analogamente, lo juventino Stefano Serami parla di “gara bella e intensa, forse con qualche errore da parte di entrambe le squadre. Le mie ragazze hanno fatto una buona partita ed il risultato sembra buono, anche se bisogna ancora aspettare il ritorno”.
Proprio in vista della sfida in programma la prossima domenica, a campo invertito, quali miglioramenti necessiterebbero alle due formazioni?
“Nulla di diverso da oggi” è convinto Sardone “bisogna confermare la voglia di non perdere mai, non solo l’incontro ma pure ogni singolo contrasto o gli uno contro uno”.
“Forse dovremmo trovare un pizzico di cattiveria in più” ammette invece Serami “e cercare di concludere un po’ meglio”.
Tornando al match odierno, entrambi i mister hanno apportato delle variazione agli schemi iniziali, anche se poi, quello di casa, è tornato sui suoi passi. Perché?
Per il tecnico granata è stato il tentativo di dare una svolta all’incontro ad inizio ripresa “avanzando Capello per cercare di sfruttare maggiormente la sua tecnica e le sue capacità nel tiro, ma poi soffrivamo la loro maggiore fisicità ed allora ho riportato Abu Toma a centrocampo”.
Per quello azzurrogiallo, invece, il variare schema dal 3-5-2 al 4-2-3-1 è stata una scelta “per cercare di coprire meglio gli spazi, suddividendo il terreno di gioco in quattro settori, anziché gli iniziali tre”.
Tutto sommato però, le rispettive avversarie hanno reso vani i reciproci sforzi ed i due tecnici non lesinano loro i complimenti. Sardone, infatti, sottolinea i meriti delle ospiti: “Hanno giocato tutte molto bene e mi sono divertito a vedere questa bella partita”. Proprio come ha fatto anche Serami: “Devo fare i complimenti alle avversarie, che hanno sempre cercato di metterci in difficoltà aggredendoci con tanta intensità e senza mai nascondersi”.
Adesso, come detto, le due contendenti dovranno confrontarsi sul campo di via Faccioli, a Torino: quanto potrà influire, il giocare su di un terreno diverso?
“Il campo vale per entrambe le squadre, come l’arbitro e tanti altri fattori” sostiene ancora il condottiero granata “ Di certo, loro ci sono più abituate, ma la stessa cosa poteva valere per noi oggi. Sarà sicuramente una finale secca e non mi interessano quali possano essere i criteri di qualificazione: in fondo, come sempre, ‘basta’ solo vincere”.
“Il nostro terreno è sicuramente più brutto di questo dove abbiamo giocato oggi” ammette invece la guida juventina “ma è il nostro ‘Wembley’ e noi ne andiamo orgogliosi. È piccolino, stretto e per poter passare il turno serviranno cuore, testa e gambe…”.
Per chiudere, un accenno al trionfale rientro dall’infortunio di Federica Prencipe, autrice delle due reti toriniste: “Nel calcio contano i gol e Federica i suoi li fa e li ha fatti anche oggi” è l’opinione del suo allenatore, che prosegue “Lei, senza eufemismi, è il classico uomo d’area ed il campo, come sempre, parla: aspettavamo con ansia il suo ritorno”.
E magari, aggiungiamo noi, anche la riconferma della sua mira nella partita di domenica prossima!