Il Potenza Calcio femminile, è una società lucana che ha preso parte allo scorso torneo d’Eccellenza. Il club ha concluso il suo campionato, sospeso all’inizio di marzo, al primo posto senza alcuna sconfitta. Il sodalizio rossoblù si è distinto sotto la guida tecnica di Enzo Forleo, assistito in panchia Da Maria Teresa Capparo e Daniele Moreschi. L’undici, capitanato da Miriam Mondrone, ha visto in Sara Capezzera uno dei suoi elementi più validi. Abbiamo raggiunto la versatile calciatrice, classe 1999, originaria di Potenza per una breve intervista.
Sara ti hanno dipinta come uno degli elementi di maggior sacrificio, pronta a giocare in qualisasi posizione del campo. Come è nata la passione per il calcio?
“Sin da piccola sono sempre stata appassionata dello sport in generale. Nel quartiere dove sono cresciuta avevamo un piccolo campo in terra battuta, che in estate faceva da luogo di aggregamento per grandi e piccoli. Ho cominciato a tirare calci ad un pallone con fratelli e cugini, prima di affrontare tornei scolastici. Per tre anni, ai tempi delle medie, ho preso parte ai campionati studenteschi di calcio a 5, con la squadra della mia scuola”.
Questo invece era il tuo terzo anno in rossoblù. Come sono andate le due stagioni precedenti?
“Si, sono ormai 3 anni che gioco in questa squadra. La prima stagione, per me, è stata la più difficile, visto che era la mia prima vera stagione in un torneo Figc. Sono entrata in un contesto già rodato e ho dovuto sudare per conquistare il posto da titolare, mentre la squadra è stata sempre ai vertici del movimento lucano aggiudicandosi anche la Coppa della Basilicata. Il secondo anno le cose sono migliorate, nonostante abbiamo disputato un campionato difficile come quello di Serie C “.
Siete una delle realtà più solide della Basilicata, come è partita la scorsa stagione per voi? Come era formato il vostro gruppo?
“L’obiettivo prefissato era sicuramente quello di mantenere le prime piazze del girone. Abbiamo un gruppo unito che desiderava l’esperienza nella categoria maggiore, quindi in noi era forte la volontà di centrare la prima posizione e la promozione in Serie C. Nella nostra rosa sono presenti tante giovani ragazze, con la voglia di crescere. Alcune con piccole esperienze alle spalle altre ai primi passi”.
La stagione per voi è andata molto bene. Per te invece come è che campionato è stato?
“Si siamo rimaste imbattute sino al momento in cui si è giocato, e questo grazie al lavoro di una squadra unita in campo e fuori. Durante il campionato il mister ci ha fissato successivamente un nuovo obiettivo, che abbiamo centrato, ovvero quello di rimanere con la porta inviolata in casa. Sono contenta di quello che ho dato in campo soprattutto perchè mi sono adattatata, con buoni risultati, alle esigenze della squadra. Il mister mi ha schierato in ruoli diversi del campo, credo cosi di aver contribuito a sopperire le varie assenze che si sono profilate durante l’annata”.
Il prossimo anno, invece, per voi che stagione sarà?
“Sicuramente partirà con un pizzico di delusione. Visto il momento difficile che stiamo vivendo non si sono profilati i giusti scenari per l’iscrizione in Serie C. Dopo una cavalcata come quella da noi fatta sicuramente un pizzico di amaro in bocca ci sarà. Ripartiremo dall’Eccellenza con lo spirito di sempre, che si basa sul divertimento e la voglia di stare insieme mescolata con l’ambizione di fare bene anche sul lato sportivo”.
Quale ricordo leghi maggiormente alla tua esperienza con la maglia del Potenza?
“Potrei raccontare di una rete o di una vittoria invece mi piace ricordare lo scorso anno in Serie C. Prima gara della stagione, 2018-2019 contro la corazzata Napoli. Le partenopee avevano una rosa che puntava, senza mezzi termini, alla vittoria del campionato, uscimmo dal campo con una sconfitta cocente che per molte rimarrà una delusione da rimuovere quanto prima. È stata la partita che mi ha spronata a dare di più, abbiamo visto finalmente il calcio giocato in una realtà grande come quella di Napoli, una delle città cuore del calcio italiano maschile e femminile. Giocare in quel contesto è stato per me molto emozionante”.