Il Torino Women Associazione Sportiva Dilettantistica, che milita in Eccellenza (il quarto livello del campionato italiano di calcio femminile) e nonostante abbia disputato 27 campionati consecutivi di Serie A dal 1986-1987 e dal 2012-2013; ed aver vinto 4 Scudetti di categoria Primavera (2005-2006, 2006-2007, 2010-2011 e 2011-2012), di cui detiene il “record di titoli a livello nazionale”, come ci spiega il suo presidente Roberto Salerno, stenta a decollare.
“In un anno di sacrificio come questo, e direi anche degli scorsi, la nostra squadra si dimostra sempre all’altezza delle altre società: attualmente in seconda posizione ci giochiamo sul campo tutte le nostre carte. Giudico un andamento eccellente, per le mie ragazze, perché noi abbiamo avuto l’anno scorso un rovescio, oserei dire, come quei temperali che arrivano e bagnano il tutto: noi a livello societario “un rovescio” determinato da un gruppo a cui io avevo dato la mia piena fiducia che ha poi destabilizzato l’intera società e di riflesso la squadra. Questa destabilizzazione ha portato una spaccatura dello spogliatoio. Noi eravamo, lo scorso anno, seconde in serie C con la mia intenzione di chiedere addirittura il ripescaggio in Serie B Nazionale, ed invece, con questa rottura ho dovuto chiedere un declassamento in Eccellenza poiché sono mancati quei fondi necessari per il salto di qualità che tutti noi ci meritavamo”.
Questo, ci rassicura il leader Salerno, è una fase transitoria per il Torino Women perché i piani societari sono ben diversi: “Il mio obbiettivo è ritornare quello che il Torino è sempre stato, ovvero tra le grandi, e vogliamo tornare in Serie A dove è il posto a cui compete questa prestigiosa maglia e già con il prossimo anno, con un programma ambizioso, faremo il salto di qualità con dei nuovi sponsor che già stiamo trattando. Certamente è un grande progetto ma sono fiducioso di poter vedere questi sogni realizzabili e realizzati in un futuro molto prossimo”.
Anche il tecnico granata, Pilly Piantella, veterano del calcio e grande mister di notevoli capacità tattiche ha commentato il buon esito di questo anno di transazione. “Sono delle ragazze molto giovani: ho una rosa che va dai 17 ai 24 anni, e con molta buona volontà e che nonostante la poca esperienza hanno dimostrato carattere e tanta forza di volontà. Molte sono frutto della nostra ex primavera ed in questo torneo, per loro, è molto importante giocare e confrontarsi con atlete di caratura superiore. Alcune della mia rosa hanno già le caratteristiche per lavorare anche ad un livello superiore, altre potrebbero benissimo crescere e prendere da esempio dalle veterane, certo a noi servirebbe allargare l’attuale rosa sempre risicata per avere un gruppo omogeno e sempre pronto”.
Il progetto ambizioso della società non lo spaventa, anzi lo sprona ad essere pronto e a lavorare per questo gruppo meraviglioso che Pilly ha visto crescere e formarsi sul campo.
“Questo gruppo io lo terrei tutto con me, aggiungendo degli innesti che con buona provabilità potrebbero anche arrivare dall’estero, e quindi giocarsela ad alti livelli con tutte le società che ci verranno confrontate di gara in gara”.
Non ci resta che attendere gli eventi, ed essere fiduciosi di questo grande impegno che tutto lo staff tecnico del Torino ed il suo Presidente Salerno metteranno a disposizione di questa società che merita certamente di più, sia per il Club Granata che per l’impegno delle sue calciatrici per il lustro che rappresentano e per tutto il movimento del Calcio Femminile Italiano.
Credit Photo: Alessia Taglianetti