Il Rionero femminile nell’ultima stagione ha disputato il campionato regionale d’Eccellenza della Basilicata. La squadra lucana, cara al presidente Sandro Cerone, è stata guidata da Canio Di Lucchio e capitanata da Lucrezia Grasso. Abbiamo raggiunto per conoscere meglio la squadra biancazzura tre calciatrici lucane, ovvero, Rocchina Consiglio, Maria Grazia Viglioglia e Raffaella Carrante.
Rocchina Consiglio è un difensore centrale al suo terzo anno di miltanza con la squadra lucana. La classe ’96, originaria di Rionero in Vulture, ci ha parlato del suo approccio con la realtà lucana.
“La Fortitudo San Tarcisio Femminile è una società nata da anni, con l’intento di promuovere il calcio femminile in Basilicata. La società composta dal presidente Don Sandro Cerone, affiancato da altri elementi, ha inaugurato questo progetto per far sviluppare talenti al femminile in questo ambito. Io amo il calcio da quando sono nata, ho sempre giocato da bambina per strada, però ho sempre sognato di giocare in una squadra. Poi tre anni fa per caso, girando su Facebook, ho trovato la pagina dell’Fst Rionero Femminile, e lì non ci ho pensato due volte, ho contattato la società. Così ho iniziato questo nuovo percorso, i primi allenamenti. Mi sono trovata subito bene, anche con le mie compagne, siamo un bel gruppo compatto. Gli allenamenti erano molto concentrati sulla corsa, tecnica, partitelle, arrivavamo a fine allenamento stanche ma soddisfatte. Anche nelle prime amichevole, davamo sempre il massimo, concentrate, con l’obiettivo di crescere sempre di più, per poter far bene poi anche in campionato“.
Raffaella Carrante, giovane di belle speranze, è un terzino sinistro di 16 anni, alla sua terza stagione con le biancazzurre. La calciatrice, al suo terzo anno con il club lucano che ci ha parlato meglio del gruppo biancazzurro.
“Tra la società e calciatrici l’idea è la stessa, ovvero di portare avanti la vita di questa squadra femminile il più lungo possibile. Tanta è la passione che ognuna di ha per questo sport anche perché ormai il calcio è diventato molto praticato anche dalle ragazze.Avere una squadra di calcio a 11 femminile in un paesino così piccolo è molto bello. La società c’è da dire che ci segue sempre e ci supporta, inoltre, società e calciatrici siamo molto unite. Come in ogni squadra nascono piccole discussioni interne, spesso costruttive, che portano a solidificare il gruppo in campo e fuori. La domenica ci sentiamo sempre più unite, rispecchiando in pieno il significato della parola squadra. Da un anno a questa parte c’è stato un miglioramento netto a mio avviso, soprattutto su questo fattore. La quarantena è stato un periodo difficile per tutti. Come ogni cosa l’attesa fa la sua parte, non potevamo fare altro che aspettare la ripresa. Non è stato semplice dato il lungo stop ma ci siamo impegnate e tutt’ora ce la mettiamo tutta per il miglioramento tecnico”.
A chiudere il cerchio degli interventi è stata Maria Grazia Viglioglia, diciannovenne centrocampista originaria di Rionero in Vulture. Queste le parole della calciatrice originaria di Rionero in Vulture che ha parlato degli ultimi campionati e del movimento femminile in Basilicata.
“Sono in squadra da tre anni e man mano credo sia andata sempre meglio. Due anni fa abbiamo affrontato un campionato più che dignitoso, nonostante la squadra avesse poca esperienza, fornendo ottime prove contro squadre della nostra regione e contro squadre calabresi. Nel complesso nonostante l’inesperienza, siamo riuscite a raggiungere, grazie alla società, al mister e al gioco di squadra, buoni risultati in classifica. L’anno scorso invece, le cessioni di alcune componenti e gli infortuni non ci hanno permesso di fare quel salto di qualità tanto atteso. L’entusiasmo per ripartire non manca, siamo fiduciose e cercheremo di portare avanti il nome della nostra città. Le realtà del calcio femminile in Basilicata stentano a crescere perché l’interesse è molto limitato. Tuttavia la passione non viene meno da parte nostra e da parte di tutte quelle persone che credono nel progetto e che ci stanno vicine”.