Nel torneo di Eccellenza veneta uno dei team ad essere ripartiti è stato l’Alba Borgo Roma. La squadra giallorossa, presieduta da Fabio Venturi, ha lottato nella parte alta della classifica passando dalla guida tecnica di Roberto La Torre a quella di Alberto Bissoli. La formazione capitanata da Desirè Marconi vede in squadra da due anni la centrocampista classe ’96 Martina Giuliano. Abbiamo raggiunto per un botta e risposta la calciatrice originaria di Trento.
Eravate reduci dalla scorsa annata stoppata poi dalla pandemia. Come era andato per voi lo scorso campionato?
“Lo scorso campionato era andato molto bene, ci eravamo classificate per il girone Élite, competizione che si sarebbe dovuta giocare per la Serie C ma purtroppo saltata per la pandemia. Cosi si spense il nostro piccolo sogno, che era forse più una messa alla prova per tutte. È stato un peccato”.
Quante riconferme ci sono state di quel gruppo? Come è stato ripartire in estate dopo lo stop?
“Riconfermate tutte. La rosa è rimasta la stessa con la quale poi siamo ripartite in estate per la preparazione alla stagione successiva. Quando ci hanno permesso di tornare a giocare una decina di noi hanno iniziato subito ad allenarsi, quindi ci siamo fermate totalmente solo nei mesi di lockdown totale. La ripartenza poi non è stata così faticosa, anzi, avevamo davvero voglia di ripartire”.
L’Eccellenza veneta è ripartita ad ottobre. Quali erano gli umori all’interno del gruppo? Come è stato il ritorno in campo anche se durato poco?
“Siamo ripartite con qualche difficoltà fiisica e abbiamo giocato una sola partita. Avevamo vinto contro la Virtus Padova e la voglia di arrivare alla vetta c’era. Eravamo molto cariche dopo quella vittoria”.
Poi il nuovo stop. Come l’avete vissuta e come sono stati i mesi successivi?
“Alcune se lo aspettavano, altre no. Forse speravamo troppo di andare avanti. Da lì, molta demotivazione. Ma quando si poteva abbiamo sempre continuato a giocare fra noi”.
Ad aprile finalmente il nuovo start. Quali erano gli obiettivi?
“Per la ripresa del mini campionato volevamo giocarci la Serie C. L’obiettivo era uno: vincere. Su sei squadre, 4 se la sono giocata.. Noi, Mittici, Virtus Padova e Villorba”.
Che campionato è stato per voi quello appena concluso? E per te invece?
“Purtroppo il poco tempo e la poca motivazione hanno giocato controcorrente. Io ci ho creduto molto e fino alla fine, fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. Ma niente, siamo arrivate quarte. Ne abbiamo pareggiate troppe e in così poco tempo non basta il pareggio. Ci sono stati diversi intoppi e anche quello non ha aiutato. A meta campionato è stato esonerato il Mister e ne è subentrato uno nuovo. E tutta la situazione di disagio generale ha creato tanto caos in squadra e malumori”.
Quattro squadre si sono giocate il primo posto. Come hai valutato il livello del torneo?
“È stato un bel campionato, corto ma intenso, non c’era possibilità di perdere. Bisognava vincere sempre per sperare di salire. Il livello delle quattro squadre era medio-alto. Tutte se le sono giocata dando il massimo ed è stato il bello di questo mini torneo”.
Quali saranno i ricordi di questa stagione per te?
“Stagione complicata tra stop e riprese e tra i vari malumori in squadra. Ma potrebbe essere l’ultima stagione a 11 per me quindi bene o male che sia andata la porterò sempre nel cuore. Ho dato il massimo in tutte le partite con tanto di gol finale perciò sono soddisfatta e felice così. Si poteva fare di più? Sì, ma il calcio è uno sport di squadra e se il gruppo non ci crede abbastanza questo è il risultato”.
In ottica futura quali sono i programmi del club per il prossimo anno?
“L’Alba non è ancora stata confermata, tante ragazze sono andate via perciò siamo rimaste in poche e le speranze di iscrivere la squadra sono basse al momento. Io ho dato la mia disponibilità ma se l’Alba si spegnesse, lascerei a testa alta il calcio a 11 augurando un grosso in bocca al lupo a tutte le ragazze e alla società”.