Tanti sogni, grinta, determinazione e vittorie silenziose, messe da parte da una società che vede il calcio solo come uno sport esclusivamente maschile.
Le ragazze che adesso indossano le maglie della Lucchese Libertas Femminile sono arrivate fin qua all’insaputa di molti, nonostante le soddisfazioni di inizio stagione. Prima squadra, Juniores, Giovanissime, Scuola calcio. Una Lucchese in rosa nata questa estate che conta adesso decine e decine di tesserate, capitanate in serie D dalla giovane lucchese Elena Bruno, che in vent’anni di carriera ha indossato tante maglie e calpestato tanti campi toscani e nazionali, portandosi a casa lo scalpo di molte squadre avversarie. Un percorso strepitoso quello delle giovanissime giocatrici che purtroppo non è mai stato sotto i riflettori come sicuramente avrebbero meritato. A lamentarsene i parenti, gli amici, ma soprattutto chi ha seguito le ragazze ad ogni partita ed ha vissuto con loro gioie e lividi sulle ginocchia.
Ma nonostante la poca attenzione a loro dedicata le ragazze anche in questa nuova e importante avventura hanno portato in campo il solito entusiasmo, la solita voglia di vincere, di far vedere di che pasta sono fatte: vittoria schiacciante per la serie D con la Marzocco Sangiovannese, con un 5 a 2, tre reti nella porta dello Scandicci e una sconfitta con le ragazze del Grifo Perugia che si sono portate a casa la vittoria per un soffio.Una squadra ma anche un progetto, quella della Lucchese Libertas Femminile, nato appunto con l’obiettivo di far avvicinare a questo sport tutte le ragazze e le bambine della lucchesia, e promuovere così anche lo sviluppo del calcio femminile a tutti gli effetti, dato che, è risaputo, questo sport purtroppo trova molti investimenti e attenzioni solo per quanto riguarda il sesso maschile. Oltre alla prima squadra che militerà nel campionato regionale toscano, il progetto è infatti rivolto soprattutto alle giovani ragazze, per la nascita di un settore giovanile interamente femminile e per l’avviamento della scuola calcio femminile per tutte le bambine della nostra città. Sperando che, oltre alle vittorie, arrivino anche meno pregiudizi e più riconoscimenti.