Le idee nascono inattese, sono imprevedibili e spesso misteriose. Emergono grazie a intuitivi spunti che apportano beneficio e innovazione alla creatività.
L’idea, è spesso il prodotto dell’immaginazione e si propone come progetto, attraverso un percorso.
Sono trascorsi dieci anni da quando m’illuminai di lungimirante speranza nella prospettiva di creare una squadra di calcio, evento naturale nella tradizione maschile, ma decisamente insolita nell’ambito femminile.
Fulminei pensieri attraversarono la mia mente visionaria di allora. Si proprio cosi mi additavano tutti: Fausto il visionario. Cosa di più strambo pensare che lo sport nazionale per eccellenza fosse interpretato da ragazze in gonnella o, peggio ancora, in pantaloncini tipicamente maschile?
Ebbene oggi possiamo testimoniare che questa pazza idea, si è trasformata in realtà e il fatto di essere in questa prestigiosa sede istituzionale a parlarne, ne è l’esempio lampante.
Queste esperienze di vita, si sono manifestate in questi dieci anni e, non è casuale che il compimento di questo anniversario, ricorra proprio nell’anno in cui Brescia è Capitale della Cultura e che, sulle maglie ufficiali delle squadre appaia il logo “Brescia Bergamo Capitali della Cultura 2023”.
Questi anni sono trascorsi secondo un progetto matematico che ha sviluppato diversi passaggi al fine di scoprire la giusta formula. Il risultato? Lo stupore nato in chi è cresciuto con noi.
Questa vibrante successione di fatti, non è terminata, necessità di sostegno, di visibilità, e sono certo che su questo delicato aspetto, la stampa e gli organi di comunicazione ne daranno risonanza, come l’eco, quando riflettendosi contro un ostacolo, torna ad essere udito, dalla stessa posizione dal quale è partito.
Il nostro era ed è tutt’ora un sogno che deve essere continuamente alimentato. Come raccontava in un suo concerto Renato zero, “Il sogno parla ed è femmina, non poteva essere altrimenti, la vita si trucca come una donna, l’immaginazione si atteggia come una donna, l’ambizione ha dita di donna.”
“Ringraziamo l’onorevole Benzoni e il comune di Brescia per l’opportunità di essere qui oggi con alcune delle nostre piccole grandi calciatrici e sognatrici della 3team Brescia Brescia Femminile – le parole della Consigliera della 3Team Sofia Prandelli – diamo voce e volti al calcio femminile bresciano in questo anno che vede Brescia e Bergamo, città resilienti, tenersi per mano. Amiamo lo sport in tutte le sue forme e colori; lo sport come legame interculturale, come veicolo di inclusione sociale e l’intreccio Brescia-Bergamo-calcio femminile diventa simbolo di solidarietà, collaborazione, arricchimento del territorio e valorizzazione dei giovani. Abbiamo l’onore di indossare questa nuova maglia che celebra l’unione di due città che fanno delle proprie diversità le rispettive bellezze. Non si tratta di cambiare pelle ma di farla brillare con le radici della tradizione e la luce del futuro. Siamo qui per fare squadra, Siamo qui perché siamo tutti ancorati da una stessa passione“.