Nell’ultimo torneo di Eccellenza ligure ai nastri di partenza era presente anche il Vado, società cara al presidente Franco Tarabotto. La squadra allenata da Nadia Galiano, e capitanata da Manuela Papa, si è ben comportata giungendo sino alle semifinali per il salto in Serie C. Nel team savonese una delle pedine più estrose è stata Ilaria Simeoni, centrocampista classe 2001 cresciuta nel Genoa Woman dove ha esordito anche in Serie B. Abbiamo raggiunto per una breve intervista la calciatrice originaria di Albisola Superiore, che ha vestito la casacca anche del Campomorone in Serie C. Queste le parole della calciatrice al suo secondo anno consecutivo nel Vado.
Eravate reduci dallo scorso torneo di Eccellenza ligure, giocato per te con la maglia del Campomorone. Poi lo stop causa pandemia come avete vissuto voi quel periodo?
“L’hanno scorso ho giocato per il Campomorone, nel campionato di Serie C, e a causa covid non siamo riuscite a terminare il campionato, stroncato a febbraio. È stato un periodo molto difficile perché, abituate a vivere sul campo ne sentivamo la mancanza”.
In estate la riapertura. Quanto entusiasmo c’era nel gruppo nei primi allenamenti? Erano presenti innesti rispetto al campionato precedente?
“Il primo allenamento è stato bellissimo perché finalmente siamo riuscite a vederci e a riprendere l’attività con un altissimo entusiasmo. Il gruppo era già formato dalla scorsa annata e con il mio rientro e quello di Noelia De Luca, Michela Pesce, Olivia Stevanin, reduci dal campionato di serie C con il Campomorone, e Raffaella Ghidetti, siamo riuscite a creare un squadra molto coesa e competitiva”.
Quali erano i vostri obiettivi all’inizio della stagione? E i tuoi?
“In partenza l’obiettivo collettivo, e anche mio personale, era quello di riuscire a vincere il campionato di Eccellenza per poi approdare in quello di Serie C. Poi purtroppo è giunto lo stop in autunno ed il campionato non è più cominciato”.
Alla ripresa targata 2021 siete giunte tra le prime quattro conquistando l’accesso alle semifinali. Soddisfatte della prima parte di campionato. Come è andata poi per voi?
“A causa di certi infortuni e problematiche lavorative abbiamo lasciato punti per strada durante il corso della prima del campionato, posizionandoci solo al quarto posto e, successivamente, dovendoci scontare contro il Pavia Academy, con un livello calcistico superiore a tutte le squadre già presenti in Liguria, il nostro cammino si è dovuto fermare”.
In semifinale non siete riuscite a strappare il pass per l’ultima gara. Rammarico per essere arrivate ad un passo dalla finale?
“Nessun rammarico perché sapevamo che fossero due partite molto difficili con una squadra di un livello superiore e ben organizzata. Alla fine, siamo riuscite a dare il massimo giocandocela fino all’ultimo”.
Come hai trovato il livello del vostro girone?
“Tralasciando alcune squadre, in cui si vedeva nettamente un divario tecnico, tra noi e ad esempio Sampdoria, Genoa e Pavia il livello tecnico era molto simile e quindi equilibrato”.
Che ricordi porterai di questa stagione?
“Il ricordo più bello che mi porto a casa, è quello di avere creato all’interno della squadra un gruppo meraviglioso che riesce ad affrontare ogni difficoltà a testa alta, sopportandoci e supportandoci a vicenda”.
Nella prossima stagione rimarrai con il Vado? Ripartirete insieme dal campionato d’Eccellenza?
“Non ho ancora pensato al futuro ma se non dovessero presentarsi offerte più allettanti, il mio percorso calcistico continuerebbe a Vado, per giocarmi il campionato di Eccellenza con la speranza di riuscire a vincerlo per approdare in Serie C con questa squadra”.
Nel tuo passato anche la Serie B che ricordi hai?
“Ho diversi ricordi legati al mio trascorso al Genoa. Il campionato Primavera, ad esempio, è una delle miei esperienze più belle perché abbiamo affrontato squadre di livello professionistico come Juve, Inter, Milan, Sassuolo. Terminato quel campionato, la mister Mara Morin e successivamente Stefano Piazzi, prima allenatore della Primavera e poi della prima squadra, hanno convocato me ed altre ragazze dandoci la possibilità di giocare in Serie B. Nonostante il finale amaro a causa della retrocessione, dopo il playout contro l’Alessandria, l’esperienza vissuta mi ha lasciato un bellissimo ricordo perché, contrariamente alle miei aspettative, ho giocato partendo titolare e soffrendo fino alla fine”.