Siamo in Abruzzo, estate 2021. Più precisamente ci troviamo a Vasto e qui, da un’idea di Mister Mazzatenta e maturata nel corso degli anni, parte il sogno della Bacigalupo Vasto Marina Femminile, un sogno che accoglie ragazze di diverse età ma tutte accumunate dalla stessa passione di indossare gli scarpini ogni domenica e di poter concorrere all’ambita promozione in serie C. Ma non vogliamo svelarvi altro di questa società nata da poco e che si sta già conquistando i suoi spazi nel campionato di Eccellenza abruzzese. Lasciamo quindi la parola alla dirigente Francesca Francioso.
Parliamo di lei: da quanto tempo è nel mondo sportivo?
“Sono nel mondo sportivo, più precisamente, nella realtà del calcio femminile, da circa quattordici anni, quando ho iniziato a seguire mia figlia che giocava nell’allora San Paolo Calcio Vasto Femminile. Fino a quando, poco tempo dopo, non mi è stato chiesto di diventare dirigente accompagnatrice della stessa società, per essere una sorta di tramite tra lo spogliatoio e il Mister.”
Pochi giorni fa avete premiato la vostra giocatrice Angelica Di Ninni per aver raggiunto quota 400 reti in carriera: la squadra è quindi composta da giocatrici esperte e più giovani che le affiancano. Com’è nato il progetto della Bacigalupo Femminile? Come avete creato questa squadra?
“Il progetto Bacigalupo Femminile nasce l’estate del 2021, quando i presidenti della Bacigalupo, Pino Travaglini e Gianfranco Iammarino, credendo nel progetto che Mister Mazzatenta stava portando avanti da qualche anno, hanno deciso di darci una mano, accogliendoci nella loro società. Buona parte del gruppo squadra è con noi già da un po’ di tempo, presente sotto il nome di un’altra società, con la quale, Mister Mazzatenta, è riuscito a formare un nucleo iniziale di scuola calcio, importantissimo ai fini del gruppo attuale. Anche per questo motivo, la squadra è composta da giocatrici esperte e giocatrici giovani, perché prendiamo le ragazze più pronte del settore giovanile e le inseriamo gradualmente in prima squadra, così che possano crescere, affiancate da chi ha l’esperienza maturata da anni di gioco.”
Com’è arrivata in questa società?
“Sono la moglie del mister, l’ho sempre seguito in ogni suo progetto riguardante il calcio femminile e ho deciso di appoggiarlo anche in questa nuova avventura.”
Il calcio femminile in Italia sta piano piano crescendo. Su cosa puntate maggiormente per far crescere la vostra realtà?
“Per far crescere la nostra realtà, puntiamo, in primis, sul settore giovanile, poiché crediamo sia il punto di forza atto a porre le basi per una squadra solida e longeva. In secundis, pensiamo che, una realtà poco conosciuta, difficilmente possa crescere, per questo motivo, ci stiamo impegnando a dare più visibilità possibile alla squadra.”
Il primo luglio 2022 è stato introdotto il professionismo nel calcio femminile italiano. Da dirigente di una società di calcio femminile, che benefici porterà tutto questo a suo avviso?
“Dal punto di vista concettuale, probabilmente l’idea che le ragazze più giovani possano sognare un futuro da calciatrici, come lavoro, non solo come hobby e per pura passione. Dal punto di vista contrattuale, nella massima serie, le giocatrici avranno finalmente contributi previdenziali, tutele mediche per infortuni e maternità, ma nelle serie minori e in realtà più piccole, tutto questo è ancora molto lontano.”
“Lealtà, affidabilità e correttezza” sono i principi fondanti sui quali si basa la vostra società. Credete inoltre nell’importanza che lo sport in generale, soprattutto il calcio, possa avere una funzione a livello sociale. Ci può spiegare meglio i vostri valori e come li vivete ogni giorno all’interno della vostra squadra?
“I nostri valori sono sicuramente quelli che ha elencato nella domanda, alla base dei quali vige sempre il rispetto, per noi stessi, per gli avversari e per le regole. Questi valori sono ciò che rende il nostro gruppo molto unito, nonostante sia così eterogeneo. Una piccola abitudine che abbiamo, che mostra lo spirito di unione che si respira in squadra, è quella di festeggiare il primo goal stagionale di ogni giocatrice, mangiando tutti insieme dopo l’allenamento che segue la partita.”
La Bacigalupo sta vivendo un ottimo campionato finora: al momento è sola con 15 punti in classifica dopo la vittoria di ieri contro l’Aquila 1927 per 3-1, avversario che poteva dare del filo da torcere. Che obiettivi vi prefiggete in questo campionato?
“Il progetto nasce per arrivare il più in alto possibile, ma, per quest’anno, essendo il secondo, non ci poniamo grandi obiettivi di classifica, prepariamo una partita alla volta, il nostro scopo è quello di far crescere il settore giovanile e di far divertire le ragazze giocando a calcio in un ambiente sano e stimolante.”
Infine una curiosità: se potesse portare alla Bacigalupo una giocatrice di serie A chi le piacerebbe vedere al fianco delle vostre ragazze?
“Tra le giocatrici di Serie A, ce ne sono svariate che, sia per spessore morale che per qualità calcistica, mi piacerebbe vedere al fianco delle nostre ragazze. Forse, una su tutte, Elena Linari, per grinta, esperienza internazionale e capacità sul campo da gioco.”
Calcio Femminile Italiano ringrazia la società Bacigalupo Vasto Marina e la sua dirigente Francesca Francioso per questa intervista.