Il Dipartimento Calcio Femminile ha incontrato a Palermo, presso la sede del Comitato Regionale Sicilia della LND, i rappresentanti del football in rosa della regione. Sala gremita e tanta voglia di partecipare alla “svolta”, così come l’ha definita il presidente regionale Santino Lo Presti, introducendo i lavori. Sandro Morgana, il delegato al calcio femminile e vice presidente dell’area Sud della LND, ha invece puntato al cuore della giornata, realizzando un’appassionata ed accurata fotografia del movimento. Morgana non ha taciuto sui problemi ancora da risolvere, ma ha sottolineato anche i traguardi raggiunti, in particolare quelli realizzati grazie all’opera di coordinamento ed al contributo progettuale del Dipartimento Calcio Femminile. All’incontro con i club siciliani hanno partecipato anche il Segretario nazionale Patrizia Cottini ed il delegato provinciale di Palermo Dino Corbo. Con loro anche i delegati regionali Giuseppe Mistretta (calcio femminile) e Massimiliano Birkler (calcio a 5) e quello provinciale di Palermo al calcio femminile Giovanna Marfia.
“Le donne sono corrette e sono sportive – ha spiegato Morgana parlando ai club siciliani – Sono entrato in un mondo che non conoscevo e che ho imparato ad amare. Ho riflettuto e scoperto un movimento verso il quale non c’era mai stata la giusta attenzione. A quel punto mi sono messo al lavoro senza fare proclami o immaginare voli pindarici. Al calcio femminile servono certezze e, con orgoglio lo rivendico, il Dipartimento Calcio Femminile si sta muovendo, a partire dal mio arrivo, in questa direzione. In due mesi abbiamo fatto la riforma dei campionati, dopo anni di aspettative non rispettate. La LND vuole portare concretezza nel calcio femminile. E’questa l’unica strada per lo sviluppo della disciplina”.
“Il calcio femminile deve avere un ruolo di primo piano nel mondo federale – ha dichiarato Santino Lo Presti – e quel mondo è oggi tutto proteso nel cercare soluzioni perché il movimento si sviluppi in modo significativo. Il calcio femminile può dare molto al calcio perché è portatore di grandi valori. Dobbiamo tutti credere nella svolta, per dare al calcio femminile la dignità che merita”.
Bellissima e positiva la testimonianza di Margherita Bernardini, giovane mamma e vicepresidente della società Le Ali di Belmonte. “La nostra realtà è nata nel luglio del 2016, mossa da una passione sconfinata per il calcio. La cosa che riempie di gioia è quella di aver dato la possibilità ad un paese di far giocare le sue bambine. Abbiamo superato un problema culturale attraverso una grande opera di volontariato. Le difficoltà ci sono, soprattutto quelle economiche, ma la felicità di quelle bambine ci sprona ogni giorno a proseguire con sempre maggiore slancio ed ottimismo”.
Articolati ed appassionati anche gli interventi di Rosario Vadalà (presidente provinciale ASI), Franco Aricò (presidente San Gregorio Papa) e Cinzia Valenti (presidente Ludos). Tutti hanno manifestato la comune passione per il calcio femminile, rappresentando al contempo le difficoltà strutturali, soprattutto in termine d’impianti, che ogni giorno le società sono costrette ad affrontare.