Ad esattamente due giornate della fine del massimo campionato di serie A femminile, l’ultimo senza il professionismo, questo sabato ecco in modo prepotente la semifinale di ritorno della Coppa Italia, che da una parte proporrà un incontro, che sulla carta fra Juventus e Milan sembra più una formalità, visto che all’andata le bianconere hanno nettamente battuto con punteggio tennistico le rivali rossonere, dall’altra parte le lupe giallorosse che si giocheranno il tutto e per tutto per accedere per il secondo anno consecutivo alla finale secca della coppa, di cui poi sono anche detentrici, avendo battuta lo scorso anno ai rigori il Milan dopo i tempi supplementari, e saranno impegnate davanti al proprio pubblico del Tre Fontane, sempre pieno e numeroso partita dopo partita, contro la forte Empoli, con l’importante vantaggio di avere vinto la gara di andata per 1-0.
Sarà probabilmente una bella gara quella che andrà in scena domani pomeriggio nella Capitale, con le ragazze di Mister Spugna che sembrano essere, senza ombra di dubbio, grazie anche al loro buon rendimento in campionato e alle spiccate individualità delle singole, un gruppo molto affiatato e fortissimo che ci ha regalato un calcio scoppiettante e molto bello da vedere giocare.
Il pronostico, dunque, sbilanciandosi tranquillamente, è tutto a favore delle lupe, poi ovvio tutti sappiamo che il pallone è rotondo, ma alla fine, per la grande forza di applicazione che stanno dimostrando le ragazze in questa stagione, ci vorrà davvero l’Empoli formato maxi per sovvertire il pronostico e arrivare alla finale.
Dal canto loro, inoltre le romaniste tengono in modo particolare a questo torneo a difendere il titolo conquistato lo scorso anno, dunque non ci sarà da stupirsi che pur nel rispetto delle ragazze della panchina che in particolari nei momenti difficili di questa stagione hanno offerto sempre una alternativa importantissima, mister Spugna schieri la squadra titolare, con pochissimi cambi, e ci aspettiamo anche bomber Lazaro dal primo minuto in campo
Credit Photo: Fabio Vanzi