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Il match valevole per il Quarto di finale di Coppa Italia contro la Lazio è terminato con una sconfitta per 3 a 2 a carico della Juventus Women. Le biancocelesti hanno vinto meritatamente un match dominato fino all’ultimo quarto di gara, quando la squadra padrona di casa è riuscita a concretizzare la rete dell’1 a 3, a raccogliere le (poche e confuse) idee dimostrate fino a quel momento e a ribaltare le sorti di entrambe le squadre, centrando una qualificazione che sembrava quasi un miraggio.

A gara finita, l’allenatore della Juventus Massimiliano Canzi ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui non ha nascosto una certa delusione per via dell’atteggiamento della squadra e la prestazione di coloro che sono scese in campo, che hanno un po’ tradito le aspettative in quella che, a suo parere, è stata la peggior gara della stagione: «È difficile commentare la prestazione di tre quarti di partita. Abbiamo fatto la peggior prestazione dell’anno, di positivo credo che possiamo tenere soltanto la qualificazione e il fatto che abbiamo lottato fino alla fine. Abbiamo perso meritatamente, siamo stati dominati come non era mai successo dall’inizio dell’anno, neanche con la Roma. Forse neanche in Champions’ abbiamo subito così tanto, evidentemente le scelte che ho fatto non hanno pagato. Dobbiamo fermarci un attimo a riflettere, perché se giochiamo in questo modo non andiamo lontano.»

Se il tecnico dovesse scegliere un momento capace di fotografare la partita e, quindi, descriverne l’andamento, saprebbe bene a quale fare riferimento: «Mi viene in mente il momento dopo il gol del 3 a 0, dove stavo aspettando di fare i tre cambi, e non riuscivo a farli perché loro hanno tenuto la palla per quattro minuti, vincendo sempre i contrasti e sempre con un buon palleggio, e noi eravamo in ritardo su tutte le situazioni», ha dichiarato, a sottolineare una buona prestazione delle avversarie, che hanno invece sfruttato i momenti di debolezza delle padrone di casa per andare a far male.

Secondo Mister Canzi, l’imminente addio di Arianna Caruso alla volta del Bayern Monaco, anche se non ancora ufficiale, non ha avuto ricadute sulla squadra, la sconfitta è stata incassata per colpa di prestazioni sottotono in campo: «Non credo che la “questione Caruso” possa aver influito, perché le ragazze lo sapevano, ne abbiamo parlato, e soprattutto è una questione che fa parte del calcio, chi fa calcio da anni di situazioni come questa ne ha vissute tante. Ha dipeso dal fatto che molte calciatrici hanno giocato male.»

I cambi operati dall’allenatore della Juventus Women sono stati l’ultimo tema trattato prima della chiusura. Il tecnico ha ripetuto nuovamente che la rosa che ha a disposizione è molto competitiva e ha cercato di dare minutaggio anche a quelle più fresche che, però, non hanno avuto il rendimento che si sarebbe aspettato. A distinguersi è stata la giovane Azzurra Gallo, schierata da titolare in difesa, autrice di una gara di grande personalità pur essendo “piccola tra tante giganti”: «Ho fatto giocare le calciatrici che non avevano preso parte all’altra partita anche per una questione di freschezza. Gallo, che mi sento di dire che ha fatto un’ottima gara, non è stata travolta dalla pochezza che abbiamo dimostrato in campo. Ho dovuto mettere dentro tutta l’artiglieria che avevo, perché eravamo sotto 3 a 0. La speranza di recuperarla c’era, perché sapevamo di poterlo fare. Tante giocatrici hanno fatto bene in altre partite, e va detto, perché altrimenti sembra che abbia messo in campo una formazione di “riserve”, ma non è così: a parte Gallo, le altre hanno giocato tante partite da titolari nel corso della stagione, molte anche in Champions’, quindi sicuramente qualcuna ha sottoperformato, e qualcuna ha dimostrato subentrando che si può cambiare la partita.»

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.