Le giallorosse di mister Spugna ripartono da dove avevano iniziato lo scorso anno in Coppa Italia, vincendo sul campo del Tavagnacco con l’identico punteggio di 0-5. Una Roma detentrice del trofeo conquistato lo scorso anno nella finalissima contro il Milan, dopo i calci di rigore, ma che ha tutte le intenzioni di difendere il titolo con le unghie anche in questa stagione.
La partita ha ben poco da dire, se non che si sblocca subito con Lazaro, che sfrutta ogni occasione che ha di giocare titolare, visto che in questa stagione la spagnola, titolare fisso nello scorso campionato, sta facendo più fatica, a causa della grande forma di Pirone, sotto porta a trovare spazio, e poco dopo raddoppia con Ciccotti, tenendo poi in scacco per tutto il primo tempo la retroguardia del Tavagnacco, imponendo il proprio gioco, e schiacciando le padrone di casa nella propria trequarti.
Nel secondo tempo, quando sembrava che le giallorosse avessero allentato un poco la pressione, sono arrivati ben tre goal delle romaniste con: Giuliano, Pirone e sul finale di partita Andressa Alves.
Dunque una squadra che, sostanzialmente, ha giocato un calcio offensivo, e che non ha voluto lasciare nulla al caso, visto che Pomegliano, prossima avversaria nel gironcino delle giallorosse, aveva vinto per 1-3 in casa dello stesso Tavagnacco, e dunque era importante mettere a proprio favore, sfruttando questo turno con una squadra di categoria inferiore, anche la una possibile differenza reti.
Oltre a questo, le ragazze della capitale hanno giocato un calcio davvero bello da vedere e spumeggiante, ma soprattutto con la giusta cattiveria agonistica che è durata per l’arco di tutti i 90 minuti, e anche chi è entrato dalla panchina si è calato completamente nella parte, sia fisica che mentale.
A tale proposito, c’è da segnalare l’esordio in maglia giallorossa anche di Joyce Borini, parte cosi nella maniera migliore anche l’avventura in Coppa Italia per le romaniste, che hanno dato un segnale importante a tutte le dirette avversarie, questa coppa vogliono onorarla, difenderla e rialzarla nuovamente.
Credit Photo: Domenico Cippitelli