Ci resteranno negli occhi a lungo, le immagini di quell’esultanza di Barbara Bonansea, che al 92′ ha risolto in maniera incredibile la Finale di Coppa Italia femminile, portando la Coppa virtualmente nel Tempio dei Trofei dello Juventus Museum.
Lì dentro c’è tutta la gioia, la tensione, la rabbia, la commozione di un gruppo che ha vissuto una stagione non certo facile, ma ha saputo resistere, organizzarsi, lottare, compattarsi e infine superare proprio quell’avversaria, la Roma, che quest’anno ci aveva creato non pochi problemi e “regalato” non poche delusioni.
E allora eccola, la gioia, all’ultimo respiro dell’ultima partita: Fino Alla Fine.
Un pomeriggio perfetto per tutti, anche e soprattutto per Linda Sembrant che proprio contro la Roma ha raggiunto quota 100 presenza con la maglia bianconera.
Ma andiamo per ordine.
LA PARTITA
Il primo squillo della gara è giallorosso, con un’ex di giornata: Benedetta Glionna calcia da posizione defilata, senza inquadrare la porta. Risponde Cristian Girelli cinque minuti dopo, provandoci a giro dall’interno dell’area, ma la conclusione è centrale e para Ceasar. L’impressione è che il gran numero di gol visto, proprio fra le due squadre, sette giorni fa, non faccia parte del menu di oggi; d’altronde è anche comprensibile, dal momento che a bordo campo c’è una Coppa che attende la vincitrice.
Le due squadre quindi si studiano, manovrando a lungo la palla ma non perdendo mai il focus sulla fase difensiva. alla mezz’ora, fiammata Roma: prima Di Gugliemo (28′) colpisce di testa su cross di Giugliano ma la parata di Peyraud-Magnin è comoda. Poi, un minuto dopo, l’occasione è più ghiotta e la parata dell’estrema bianconera più complicata, per la precisione su Giacinti che avrebbe la palla buona da pochi metri.
Sul finire del tempo, la Juve prova ad alzare il baricentro e i ritmi, ma la Roma è attenta a non subire quanto le bianconere, e si chiude senza reti una prima frazione abbastanza povera di emozioni.
A inizio ripresa, la Juve parte forte, e di conseguenza accelerano i ritmi gara: nella prima parte della frazione non sono infrequenti i capovolgimenti di fronte, da una parte e dall’altra, con le bianconere ad andare due volte a portare pericoli alla porta romanista. La prima, al 57′, con una gran botta da lontano d Caruso, che alza troppo il goniometro e non trova lo specchio; la seconda, con Bonansea cinque minuti dopo e anche in questo caso la palla esce, ma stavolta la Juve va davvero molto vicina al gol.
Dopo l’inizio dell’ultima mezz’ora di gioco esce la Roma, anche perchè a tratti la Juve sembra un po’ stanca. E’ decisiva la doppia deviazione di Peyraud-Magnin al 67′ sulla stessa azione, prima a sventare una conclusione di Giugliano e poi ad alzare la palla che, dopo uno sfortunato rimpallo difensivo, stava diventando davvero pericolosa. Al 72′ ancora giallorosse, ma la conclusione di Giacinti è debole, la parata semplice.
Duplice occasione, da una parte e dall’altra, al 78′: prima un tiro-cross di Boattin da posizione defilata, parato dall’estrema giallorossa, poi la risposta di Giugliano dai 25 meti, con palla a lato. Insidie per la difesa bianconera anche all’81’, con Andressa che chiama a destra Haavi, il cui cross fa venire un brivido freddo, attraversa l’area e si spegne sul fondo. Un altro brivido, per la Juve, arriva proprio prima dell’inizio del recupero, e ancora una volta è decisiva Pauline, a volare su un colpo di testa di Giugliano.
E POI BARBARA
Merita un paragrafo a parte l’azione che, a 93′ scoccato, manda la Juve in Paradiso: cross dalla tre quarti, a centro area c’è Bonansea che di testa – non la specialità della casa – la piazza là dove non ci può arrivare nessuno.
All’ultimo respiro. Dell’ultima partita. Fino Alla Fine. Ve lo meritavate, ragazze, ce lo meritavamo.
IL TABELLINO
Coppa Italia femminile – Finale
Juventus – Roma 1-0
Stadio “Arechi” di Salerno, domenica 4 giugno 2023, ore16.30
Marcatori: 48’st Bonansea (J)
Juventus: Peyraud-Magnin, Gama (Cap) (44’st Cernoia), Salvai, Sembrant, Boattin, Gunnarsdottir, Grosso (44’st Lenzini), Caruso, Bonansea, Girelli (34’st Nystrom), Beerensteyn. A disposizione: Aprile, Nilden, Cantore, Simon, Pfattner, Duljan. Allenatore: Joseph Montemurro.
Roma: Caesar, Bartoli (Cap), Linari, Wenninger, Di Guglielmo (30’st Minami), Giugliano, Greggi, Alves (38’st Losada), Glionna (12’st Serturini), Haavi, Giacinti (30’st Haug). A disposizione: Ohrstrom, Cinotti, Ciccotti, Kollmats, Kramzar. Allenatore: Alessandro Spugna.
Arbitro: Michele Delrio
Assistenti: Michele Piatti, Nidaa Hader
IV Ufficiale: Maria Marotta
Ammoniti: 33’pt Greggi (R), 40’pt Salvai (J), 30’st Wenninger (R), 43’st Bartoli (R)