Credit Photo: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

L’Hellas Verona Women, negli Ottavi di Coppa Italia contro la Juventus, lascia una bella lezione di vita. Dopo i primi 20 minuti, in cui la squadra ha incassato 4 gol praticamente uno di seguito all’altro, poteva crollare, lasciarsi sopraffare dall’avversaria, e portare a casa una goleada che sarebbe stata comunque giustificabile, visto il netto divario tra le due squadre.

Invece la squadra di Venturi ha preso le mazzate, si è rialzata alzando la schiena, e ha continuato a testa alta, senza volersi arrendere, addirittura sfiorando un gol che sarebbe stato anche meritato. Un riassunto un po’ retorico è il premio per quanto messo in campo dalle gialloblù, scese in campo con qualche giovane in più per un’esperienza indimenticabile.

Perché adesso lo possiamo dire, le giocatrici del Verona hanno potuto – differentemente da una decina di anni fa – affrontare giocatrici conosciute, che le hanno ispirate e tutt’ora le ispirano a proseguire la loro carriera da calciatrici. E pensare che alcune bianconere, proprio partendo dalla provincia di Verona, si sono lanciate verso la carriera.

Quando il mister delle scaligere parla di premio, intende proprio questo. “Affrontavamo una squadra che nel suo campionato, in questo momento, è la più forte. Per noi è stato un premio poter avere la possibilità di giocare questa partita. Ho visto quello che chiedo sempre alle mie giocatrici, ci siamo anche prese il lusso di un tempo senza subire gol, abbiamo avuto qualche buona ripartenza, mi ritengo assolutamente soddisfatto. Ho visto anche le ragazze contente dell’esperienza“, riassume perfettamente il tecnico Giacomo Venturi.

Due parole su due calciatrici che hanno lasciato il segno sulla partita. Partiamo da Rubinaccio, messa titolare a difendere i pali. Ha preso 4 gol, dei quali le colpe arrivano solo in occasione del terzo gol, sull’angolo di Boattin, ma ha effettuato una serie di parate che hanno evitato un passivo ancor più pesante. Esordire contro la Juventus non è facile, farlo distinguendosi in positivo è ancor più difficile. Segno di carattere. Un plauso anche alla subentrata Totolo, che all’85’ ha avuto la chance più importante della partita, tirando alto sopra la traversa da pochi passi. Sarebbe stato il possibile 1-4.

Il tabellino (fonte: Hellas Verona Women)

HELLAS VERONA (3-4-3): Rubinaccio; Manzetti, Barro, Costa (dal 77′ Totolo); Zanoni, Mancuso (dal 62′ Veronese), Naydenova, Croin (dal 46′ Corsi); Dallagiacoma (dal 46′ Casellato), Peretti, Bernardi (dal 46′ Duchnowska). A disposizione: Valzolgher, Panarello, Rosolen, Rovere. Allenatore: Giacomo Venturi

JUVENTUS (3-4-3): Cappelletti; Bergamaschi, Calligaris (dal 46′ Krumbiegel), Boattin (dal 59 Bonansea); Gallo, Pelgander, Rosucci, Bragonzi; Cantore (dal 46′ Lehmann), Vangsgaard (dal 46′ Schatzer), Beccari (dal 59′ Girelli). A disposizione: Peyraud Magnin, Proulx, Bennison, Cascarino. Allenatore: Massimiliano Canzi

Arbitro: David Kovacevic (Sez. AIA di Arco Riva)

Assistenti: Stefano Orlando (Sez. AIA di Modena), Simona Cavallari (Sez. AIA di Ravenna)

NOTE. Ammonita: 59′ Rosucci.