Il ritorno di Coppa Italia, tra la Juventus Women e la Fiorentina, segnerà a Biella il battesimo in prima squadra del neo mister Giuseppe Zappella.
L’allenatore, in seconda delle bianconere, fino alla semifinale di andata è stato prescelto dal direttore generale Stefano Braghin, quale sostituto, di Joe Montemurro che ha salutano in settimana la società.
Tecnico di esperienza, da 10 anni tra le file bianco nere, ha rilasciato una lunga intervista dove ha ripercorso la sua carriera nella Juventus ed in parte della sua vita sui rettangoli di gioco.
“Ho avuto un passato da calciatore, di cui vado orgoglioso pur non avendo mai giocato in Serie A, ha esordito il neo mister delle Women, durante la mia carriera ho conosciuto il Direttore, Stefano Braghin. Sono stato il suo capitano e il rapporto di estrema fiducia è continuato. È stato lui, infatti, a chiamarmi per entrare in Juventus e ho iniziato la mia avventura qui circa dieci anni fa. Devo dire che in questo lungo periodo ho imparato molto bene che cosa è lo spirito Juventus e il vero significato dell’espressione “Fino alla fine”.
Giuseppe Zappella, è orgoglioso di queste scelte e le sue parole sono il chiaro segno di una vera appartenenza al Club: “Ho avuto la fortuna di entrare come Head Coach degli Under 16 e, poi, di unirmi a Fabio Grosso – nelle vesti di assistente – per tre anni quando allenava la Primavera bianconera. Successivamente l’ho seguito a Bari, nella sua prima avventura nel calcio professionistico. Dopo l’esperienza in Puglia sono rientrato alla Juventus con un nuovo compito, quello di portare i colori bianconeri in tutto il mondo grazie al progetto delle Academy. Juventus è veramente un club a 360°, attento a tutto e, di conseguenza, anche al mercato estero e alle vari opportunità che quest’ultimo offre. Con le Academy ho provato l’esperienza più bella della mia vita, sotto tutti i punti di vista: ho passato tre anni in Vietnam a gestire una Juventus Academy ed è stato un periodo molto intenso, ma bellissimo. Purtroppo, poi, la pandemia ha cambiato un po’ i piani e sono tornato alla base per occuparmi sempre delle Academy, fino a quando non è arrivata una nuova chiamata del Direttore Braghin che mi ha permesso di affacciarmi a un mondo nuovo come quello del calcio femminile”.
Il neo tecnico, ha avuto solo tre giorni per preparare la difficile sfida contro la Fiorentina, ma è convinto del valore del suo gruppo, delle ragazze, e crede molto nei valori e nella forza della Juventus: “Sono stato molto contento di mettermi in gioco perchè mi mancava questa esperienza. Quello del calcio femminile è un mondo ricco di emozioni e soprattutto è calcio, in tutto e per tutto”.