Esordio amaro per il neo mister Giuseppe Zappella, che vede le sue ragazze cadere sotto una bella ed organizzata Fiorentina: un 1 a 3 che condanna la Juventus ad una sconfitta molto pesante nella gara di ritorno, della semifinale, di Coppa Italia.
Gara che parte in salita già dai primi minuti di gioco, per le padrone di casa, al 4′ su punizione di Vero Boquete, destro che si stampa in peno sulla traversa per poi cadere sotto porta per l’imbucata fulminea di Janogy, alla sua terza rete a Biella (dopo la doppietta in campionato), per il vantaggio viola. Una Juventus che soffre il vantaggio delle ospiti, giocando il primo quarto d’ora in ritardo, e concedendo alla Fiorentina la manovra delle azioni più offensive. Al 15′ una super parata di Peyraud-Magin devia il tiro di testa, a rete, di Johannsdottir con la difesa bianco nera immobile. Poco la reazione di Cantore, che trova spazio in fascia per un cross centrale e preciso per la testa di Girelli: brava la numero uno viola a deviare in angolo. Al 21′ Catena ruba palla a Caruso, ed in area viene messa a terra, netto calcio di rigore, dove dagli undici metri è ancora Vero Boquete a piazzare a rete il 0 a 2 per la Fiorentina. Al 27′ l’orgoglio bianco nero si vede con Barbara Bonasea, che piazza un destro secco in porta per il volo di Schroffenegger, ma il risultato non cambia. Poco dopo è Cristiana Girelli a provarci, ma è ancora Katia a dire no. Padrone di casa che sembrano aver ritrovato, dopo la mezz’ora, il coraggio di crederci ancora ed a riuscire a portare nello specchio della porta avversaria azioni di rilievo. Le viola giocano un calcio ordinato, sopra tutto in fase difensiva, chiudendo ogni spazio alle bianco nere. Al 41′ l’ennesimo tiro a rete di Girelli sembra stregato, o meglio ancora neutralizzato dalla migliore in campo delle undici viola: il suo numero uno, che salva ancora la sua porta. Nel poco recupero, concesso del direttore di gioco, è Asia Bragonzi a mettere la palla nel sacco per il momentaneo risveglio della Juventus.
“E piove, Madonna come piove, sulla tua testa e l’aria si rinfresca. E pioverà fin quando la terra non sarà di nuovo piena, e poi si rasserena….”. A Biella, anche le parole di Lorenzo Cherubini, in arte “Jovanotti”, risuonano sul quadrante di gioco come una tempesta, più che una pioggia! Sebbene l’ aria si sia rinfrescata, il dopo Montemurro ha lasciato poca serenità e molta confusione, con una unica certezza: occorre un vero cambiamento, ma in tutta la squadra.
La ripresa non cambia piglio ed è ancora la Fiorentina a colpire, doppietta Madelen Janogy, e gara che si chiude al 50′ con il 1 a 3 per le ragazze di De La Fuente. Il neo mister ribalta la panchina ed effettua quattro cambi: con gli ingressi di Thomas, Gunnarsdottir, Beerensteyn e Eghegini. Cambi che rivoluzionano mezza squadra, lasciando inalterato il modulo, ma ciò che non cambia è l’approccio della gara che porta forze fresche ma la terza rete delle ospiti hanno lasciato il segno: condannando alla sconfitta anticipata. La Fiorentina ha effettuato una ottima prestazione, convincente e dinamica, sfruttando le esperienze della gara di andata e del match di campionato portando sul campo il livello tecnico che le ha concesso di chiudere questa semifinale con una storica vittoria.
Si chiude il 21° confronto tra Juventus e Fiorentina considerando tutte le competizioni: le bianconere restano a 14 successi, contro i 5 delle viola (e due pareggi), ma questa sconfitta pesa moltissimo.
Queste le formazioni scese in campo:
JUVENTUS (4-4-2): Peyraud-Magnin; Lenzini, Calligaris, Salvai, Boattin; Girelli, Caruso, Grosso, Catore; Bragonzi, Bonansea. All. Giuseppe Zappella.
FIORENTINA (4-4-2): Schroffenegger;: Agard, Georgieva, Erzen, Faerge; Catena, Severini, Johannsdottir, Boquote; Longo, Janogy. All. Sebastian De La Fuente.