Al termine della Finale di Coppa Italia tra la Juventus e la Roma, vinta dalle bianco-nere in rimonta nel secondo tempo, il tecnico Alessandro Spugna ha commentato il match: “Devo dire subito che le nostre ragazze hanno fatto una grande gara contro questa squadra, questa e la terza volta di stagione che affrontiamo la Juve. Contro queste squadre la devi chiudere, se no metti il colpo del KO con qualsiasi episodio ti girano il risultato, ed è quello che è successo a noi quest’ oggi. E successo a Roma in campionato, è successo oggi e purtroppo paghiamo la nostra non capacità di chiudere l’incontro. Il primo tempo ho chiesto alle mie ragazze di tenere tanto il possesso di palla perché noi dovevamo creare situazioni favorevoli mantenendo il possesso del pallone, la tensione ha fatto il suo, però per ottanta minuti la gara l’abbiamo avuta in mano. Abbiamo anche capito come costruire il gioco, facendolo bene, ci è mancato quello -step- in più che è mancato anche in campionato. Loro con un episodio: l’espulsione ed il rigore è cambiato tutto, e giocare gli ultimi dieci minuti in dieci contro una squadra forte ci ha condizionato. Non ero in linea ma, forse, l’ espulsione c’era (fallo da ultimo uomo) e non dobbiamo appellarci a questo, è stato un errore nostro in fase di costruzione di gioco”.
Allo stadio di Ferrara, il pubblico ha fatto da cornice, anche se la giornata era calda il popolo giallo-rosso ha assediato la tribuna centrale contando e portando il supporto alla squadra. Spugna ha evidenziato questo: “ringrazio il pubblico che quest’oggi è intervenuto, questo è il premio che va riconosciuto alle ragazze poiché è solo per loro che la gente si appassiona a noi, e a questo sport. Con l’apertura, finalmente degli stadi, le persone si rivedono numerose (oggi oltre 400 persone sugli spalti) ed è stata una bella cornice. Questo è un punto di partenza, vogliamo crescere, dobbiamo allargare la nostra mentalità: come quella di essere in dieci e voler cercare il pareggio (che a mio avviso sarebbe stato meritato) è stato un buon segnale della mia squadra. Con questa voglia di continuare, non abbattersi, e proseguire a giocare al massimo è questo il nostro gioco ed è quello che voglio per il proseguo del mio cammino in questa società”.
“La Juve oggi ha sofferto, in questa gara, si è visto e tocca a noi essere un po più ciniche alle prossime occasioni. Sono arrivato in questa squadra che c’erano già delle ottime basi, grazie al precedente tecnico (che ringrazio molto del lavoro svolto) e mi ha permesso di partire con una base solida. Sono arrivate delle calciatrici, ad un punto della stagione, che hanno alzato il livello in generale e questo è stata una crescita molto importante”.
“In campionato, il Covid ha dato difficoltà a tutte le società, ha ammesso Spugna, ed anche a noi ha portato a giocare con sette/otto titolari in meno che ha compromesso il match, siamo state brave anche a vincere queste gare più difficili, ed è questo il livello di crescita che ho avuto modo di verificare. Questo vuol dire che il gruppo ha voglia di migliorarsi, di superarsi, di ritagliarsi dei palcoscenici di un certo tipo.
Le ragazze sono state bravissime, al fine gara ho cercato di consolarle, poiché tutte in lacrime perchè ci tenevamo molto a questa gara e volevamo vincere. Tutte hanno fatto una grande partita, sarebbe stato bello portare a casa questo trofeo e “mi girano lo ammetto”, ma poi dobbiamo analizzare quello che sono le prestazioni del gruppo”.
Ci saranno altre occasioni e con la grinta ed il carattere della Roma, espressa sul campo non solo in questa Finale, potremmo scommettere che i risultati non tarderanno ad arrivare.