Carolina Morace ha riportato sulla Gazzetta dello Sport le sue impressioni dopo il pareggio azzurro. L’undici schierato da Milena Bertolini ha ottenuto un buon pareggio fuori casa contro la Danimarca, nazionale che resta superiore a quella italiana.
“Con il coraggio e la personalità che ci eravamo augurati abbiamo strappato un pareggio in casa della Danimarca che ci permette di sperare di evitare i play- off per qualificarci alla fase finale dell’Europeo 2022.”
Coraggio e personalità che tuttavia non sono bastate per sconfiggere una Danimarca con numerose assenze. La stella della squadra però, Pernille Harder, era in campo e le sue qualità si sono viste. Non è un caso infatti che la nazionale sia la vicecampione d’Europa in carica. L’unico gol subito è stato proprio contro l’Italia, nella gara d’andata; 48 invece i gol fatti, numeri impressionanti.
Carolina Morace elogia il carattere della squadra e della CT, Milena Bertolini: “Il coraggio è quello della ct Milena Bertolini che si è schierata a tre dietro e ha provato a spaventare la difesa danese con la velocità di Manuela Giugliano nell’insolito ruolo di seconda punta. la personalità è quella della capitana Sara Gama, storica prima donna alla vicepresidenza del sindacato calciatori, che dopo l’infortunio ha ripreso le redini della difesa azzurra. Ciò nonostante il destino non è saldamente nelle nostre mani.”
Dopo i complimenti alla squadra però, arriva una critica rivolta alla UEFA, l’organizzatrice dei campionati europei.
“A spalancarci le porte di Euro 2022 non è bastata una galoppata di sette vittorie, un pareggio e una sconfitta. Per evitare con certezza i playoff dovremo fare un’impresa al limite battendo con sei gol di scarto Israele nel recupero di febbraio in Italia. Una squadra non di prima fascia ma che all’andata ci ha fatto sudare la vittoria per 3 a 2. Un 2 a 0 “normale” ci costringerebbe sperare in un passo falso del Portogallo, non l’ultimo arrivato.”
Questo è il punto centrale, stando alle parole della Morace. Se per partecipare ad Euro2022 non dovessero bastare 7 vittorie e 25 gol messi a segno, probabilmente è giunto il momento di ripensare al format.
” Ma se un cammino così brillante, con 25 gol fatti e 5 subiti non è sufficiente, allora significa che poche squadre fanno bene contro troppe e l’Europeo a 16 dovrebbe essere allargato. Nel femminile è ancora troppo visibile il gap tra le grandi e le piccole, come nel maschile venti anni fa.“
L’unica cosa che può fare ora la nazionale azzurra è concentrarsi sul prossimo impegno contro Israele e centrare la vittoria, imprescindibile.
Credit Photo: Pagina Facebook Carolina Morace