Riforma vera e reale oppure solita storia italiana? Lo sviluppo del calcio femminile italiano prosegue a rilento ed ora, a pochi mesi dal primo vero step tangibile della riforma targata Carlo Tavecchio, si rischia già di veder slittare i termini previsti.
“Dalla stagione sportiva 2017/2018, le società dovranno partecipare al Campionato Giovanissime con almeno una squadra di calcio femminile (fermo restando il tesseramento di almeno 40 calciatrici Under 12), e dalla stagione sportiva 2019/2020, dovranno partecipare al Campionato Allieve con almeno una squadra di calcio femminile (fermo restando il tesseramento di almeno 40 calciatrici Under 12 e la partecipazione al Campionato Giovanissime con almeno una squadra di calcio femminile)”.
Questo il testo del comunicato ufficiale, riportato anche dai colleghi di www.calcioefinanza.it il 2 maggio 2016, con il quale la FIGC metteva il vincolo alle società di Serie A di avere nei propri ranghi una squadra Giovanissime oltre alle canoniche 40 calciatrici Under 12.
La domanda vera però è questa: a che punto siamo? Il testo sopracitato non specifica se verrà organizzato un Campionato Giovanissime Nazionale al quale parteciperanno le squadre di Serie A oppure basterà, per essere in regola, iscrivere una squadra Giovanissime che partecipi ad un campionato provinciale maschile. Eppure al giorno 4 giugno 2017 questo sembra, comunque, un problema relativo. La domanda che sorge spontanea porta a quest’interrogativo: quali squadre di Serie A sarebbero ad oggi in grado di iscrivere una squadra al campionato Giovanissime?
Dalla Federazione ancora nessuna notizia ufficiale e, giustamente, anche le società che hanno realmente investito in questo progetto si stanno chiedendo cosa sarà delle ragazze che attualmente stazionano nel grembo societario. La Fiorentina Women’s Campione d’Italia, Sassuolo ed Empoli Ladies appena promosse in Serie A, l’Inter appena acquisita da Suning, la Juventus Under 13 fresca vincitrice della Ravenna Women’s Cup, la Roma vincitrice della Danone Cup della passata stagione, il Torino che ha sbancato con l’Under 13 un torneo in terra francese: queste sono le realtà più altisonanti che attualmente stanno facendo parlare di sé. Ma le altre? Alcune stanno lavorando bene, anche senza aver vinto particolari trofei, altre invece latitano.
Le direttive UEFA sullo sviluppo del Calcio Femminile, anche attraverso il progetto Togheter #weplaystrong, sono chiare: bisogna aumentare i numeri con investimenti collettivi. Creare sin dalla prossima stagione, come lasciato intendere dal comunicato, un campionato Giovanissime Nazionali per consentire alle ragazze di confrontarsi e crescere in vista del futuro. Continuare a giocare contro i maschi, infatti, ha ben poco senso visti i divari fisici che nell’età adolescenziale vanno con il passare dei giorni ad aumentare.
Questo campionato Giovanissime, ovviamente aperto anche alle realtà dilettantistiche che vorranno e potranno farne parte, potrebbe dare realmente il via ad una vera a propria rivoluzione. La credibilità del progetto e delle parole spese partono proprio da questo primo step: noi di Calcio Femminile Italiano siamo sicuri che FIGC, Settore Giovanile Scolastico ed il Presidente Carlo Tavecchio non perderanno di vista gli obiettivi ed a settembre queste ragazze e le società che credono in questa nuova via possano finalmente misurarsi tra di loro.
Credit Photo: https://12alle12.it/
salve vorrei sapere se da questa stagione 2017/2018 la federazione fa trasformare l’under12 e under14 in under 13 e under 15 come già all’estero e qualche squadra in italia
Grazie Roberto