Talenti in cerca di spazio, e ritorni eccellenti Negli ultimi giorni, il calcio femminile italiano, sta vivendo una strana coincidenza di eventi. Se da una parte, vivremo un campionato, il prossimo, con ritorni molto interessanti di calciatrici nazionali quali Mauro (ndr alla Fiorentina), Manieri (al Brescia) e nella scorsa stagione Capelli che dopo aver giocato in Germani e Spagna ha deciso di rientrare in Italia e contribuire alla promozione del Como, negli stessi giorni giovani e talentuose calciatrici italiane, nazionali under, hanno preso la strada dell’estero invogliate da progetti di valorizzazione più interessanti che in patria.
L’unica giocatrice che resta ancora all’estero è Laura Giuliani che dovrebbe difendere ancora la porta del Colonia. Calciatrici nazionali quali Simonetti che dalla Res Roma è approdata alla squadra svizzera del Neunkirch, dove ha trovato altre compagne di nazionale già in svizzera come Gelmetti e Bergamaschi, ma anche giovani talenti quali Piazza e Tagini al Lugano (solo per citarne alcune), o come la Ferrandi al Watford Ladies FC in Inghilterra, oppure come Alborghetti che dal Brescia è andata a Cipro per giocare con l’Apollon, o ancora le tante ragazze che in estate a campionati fermi scelgono l’America, pagando, per far esperienza. Quindi in questa strana coincidenza di eventi è naturale generare una riflessione su quelli che sono i risvolti tecnici di tali eventi.
Giocatrici esperte che hanno compiuto la propria maturazione all’estero e che poi hanno fatto il passo di ritorno in patria, che lasciano il posto a giovani talenti nostrani che fanno il viaggio inverso, non possono che far riflettere su quanto tali talenti siano stati considerati dal calcio italico. Considerando che alcune di queste, nelle proprie realtà avevano spazio e minutaggio, crediamo che il principale problema sia che forse i top team italiani, non hanno ritenuto adeguate le loro caratteristiche per puntare a pieno su di loro, ritenendo più adatte, nell’immediato, calciatrici “più esperte”.
Ed ora? Bhè, ora sarà interessante capire quanto queste giovani promesse sapranno dare valore alle tante attese che in esse sono riposte, alle speranze di crescita che un numero così alto di calciatrici italiane all’estero sta richiamando, a quanto veramente il calcio femminile italiano ha la dote di generare talenti senza però poi avere la forza di trattenerli e raccoglierne i frutti. Non ultima la notizia che nei prossimi giorni sarà ufficializzata di una giovane e talentuosa calciatrice italiana che firmerà per uno dei più prestigiosi club professionistici europei. A presto per commentare anche questa nuova notizia.
è vergognoso che tutto questo non sia considerato professionismo con susseguente equiparazione economica. in bocca al lupo alle ragazze in forza all’estero